Dicci com’ è un albero affinché non dubitiamo che qualcosa nel mondo, fuori da queste mura, continui a combattere contro l’ infamia, contro la menzogna, contro la stolta crudeltà dei nemici della vita, dicci com’ è e dov’ è la giustizia, perché le strappiamo la benda dagli occhi affinché veda, finalmente, a chi, di fatto, è servita, chiunque egli sia; ma non ci dicano com’ è la dignità perché lo sappiamo già, perché, perfino quando sembrava non fosse che una parola, noi comprendevamo che si trattava della pura essenza della libertà, nel suo senso più profondo, quello che ci permette di dire, contro l’ evidenza stessa dei fatti, che eravamo prigionieri, eppure eravamo liberi.
Josè Saramago
la giustizia ci libera dall'ottusità,ma in che cosa consiste la giustizia,è solo una parola? E' la parola di chi comanda, è la parola del debole?
RispondiEliminaCi appartiene, o la lasciamo agli altri......
Prigionieri e liberi contemporaneamente. E' vero, lo si può essere.
RispondiEliminaGrazie per gli auguri sei stato gentilissimo.
RispondiEliminaA presto
Elsa
son d'accordo con ambra!!
RispondiEliminaciao cavaliere buon pomeriggio :)
liberi prigionieri....lo siamo tutti.
RispondiEliminaLu
Sempre di grande temperie morale, una riflessione di Saramago!
RispondiEliminaUn uomo veramente libero sa conservare sempre intatta la propria dignità, non esistono umiliazioni o catene che possano togliere all'uomo veramente libero i valori più importanti del suo valore di persona.
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