Sicuramente questa storia è passata inosservata alle
cronache dei media nazionali; ma non a Marco Nurra e L’isola dei cassintegrati, che pubblica un post molto interessante e da far girare sul web nei vari
profili. La mia solidarietà a tutti gli operai che lottano per salvare il
proprio posto di lavoro e contro i soprusi di questa cieca società.
Articolo da L'isola dei cassintegrati
Cinquantotto lavoratori sotto licenziamento. Cinquantotto famiglie che rischiano di finire in mezzo alla strada perché il padrone del Cantiere Navale di Trapani ha deciso di liberarsi di loro e distruggere una delle realtà produttive più importanti della città. Un’operazione di macelleria sociale vergognosa che non trova giustificazioni. Le commesse per il Cantiere non sono mai mancate. È mancata, invece, una gestione sana e lungimirante da parte dell’azienda che, adesso, vuole tagliare i costi tagliando i posti di lavoro.
Due mesi di presidio permanente davanti i cancelli del Cantiere, discussioni, assemblee, solidarietà. Ma chi dovrebbe tutelare i loro diritti non si fa sentire, gli operai si sentono abbandonati: E allora hanno preso in mano il nostro futuro e con un gesto estremo si sono presi quello che è loro, quello che hanno costruito conle loro stesse mani e sacrifici. Con un’azione piratesca d’ammutinamento hanno occupato la petroliera Marettimo Mednav (foto). “Siamo preoccupatissimi per il nostro futuro ma siamo determinati: non scenderemo dalla nave finché non ci verranno date risposte concrete. Quello che vogliamo è il diritto, conquistato in anni di lavoro e dedizione, a poter vivere una vita dignitosa e garantire sicurezza ai nostri figli”. Questa ciurma di operai è irremovibile: “La città di Trapani non può permettersi questo sfacelo occupazionale: anche altre aziende minacciano di licenziare, e sarebbe auspicabile che tutti i lavoratori trapanesi si unissero per fare fronte comune contro i ricatti padronali. Noi non vogliamo pagare per colpe che non sono nostre”.
Ogni sera intorno alle 23:00 gli operai all’arrembaggio della Marettimo Mednav ricordano alla cittadinanza trapanese la loro esistenza con un disperato TamTam tribale, che risuona per le vie limitrofe al porto, riecheggia sui balconi e sulle terrazze dei familiari e amici dei 58 operai prossimi alla mobilità. Quel TamTam torna indietro amplificato dai loro concittadini che a loro volta con mestoli e casseruole danno vita a questo splendido fenomeno chiamato “solidarietà”. Anche tu, che leggi per la prima volta di loro, iscriviti alla nostra pagina facebook e scrivi: “TAMTAM per gli operai trapanesi!”
Seguite la loro protesta su L’isola dei cassintegrati
Fonte: L’isola dei cassintegrati
Autore: Marco Nurra
Licenza:
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Articolo tratto interamente da L’isola dei cassintegrati
Video credit arciamalatesta caricato su YouTube
Sempre nuove storie sembra che nascono ogni giorno come sorge il sole, è veramente sconcertante tutto ciò che avviene.
RispondiEliminaTomaso
mi associo con te,cavaliere!
RispondiEliminaBuona serata
Mi associo al tuo augurio Cavaliere. Uniti possiamo cambiare la nostra realtà
RispondiEliminaHai fatto bene a segnalarlo, speriamo che possano cambiare le cose.
RispondiEliminaSiamo ormai in pieno dramma sociale!
RispondiEliminaChe disastro la nostra società! Anch'io mi unisco al tuo augurio.
RispondiEliminaNon conoscevo la vicenda e somiglia a quella degli operai di Marghera. MI associo alla loro protesta e spero concludano positivamente.
RispondiEliminaBuon venerdì!
Un abbraccione.
ci fanno sapere ciò che vogliono...vergogna!!!!!!!!!
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