martedì 27 settembre 2011

La disobbedienza civile di Thoreau


«La massa degli uomini serve lo stato in questo modo, non come uomini soprattutto, bensì come macchine, con i propri corpi [...] Uomini del genere non incutono maggior rispetto che se fossero di paglia o di sterco [...] Le leggi ingiuste esistono: dobbiamo essere contenti di obbedirle, o dobbiamo tentare di emendarle, e di obbedirle fino a quando non avremo avuto successo, oppure dobbiamo trasgredirle da subito? [...] Se mille uomini non pagassero quest'anno le tasse, ciò non sarebbe una misura tanto violenta e sanguinaria quanto lo sarebbe pagarle, e permettere allo Stato di commettere violenza e di versare del sangue innocente. Questa è, di fatto, la definizione di una rivoluzione pacifica, se una simile rivoluzione è possibile. Se l'esattore delle tasse, od ogni altro pubblico ufficiale, mi chiede, come uno ha fatto, "Ma cosa devo fare?" la mia risposta è: "Se vuoi davvero fare qualcosa, rassegna le dimissioni". Quando il suddito si è rifiutato di obbedire, e l'ufficiale ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico, allora la rivoluzione è compiuta [...] Capii che lo Stato era uno stupido, che era timido come una donna nubile tra i suoi cucchiai d'argento, e che non sapeva distinguere i suoi amici dai suoi nemici, e persi tutto il rispetto che m'era rimasto nei suoi confronti, e lo compatii. Lo Stato dunque non si confronta mai intenzionalmente con il sentimento d'un uomo, intellettuale o morale, ma solo con il suo corpo, con i suoi sensi. Esso non è dotato d'intelligenza od onestà superiori, ma di superiore forza fisica. Non sono nato per essere costretto. Respirerò liberamente. Vediamo chi è il più forte. Che forza ha una moltitudine? Possono costringermi soltanto ad obbedire ad una legge che sia più alta della mia. Essi mi costringono a diventare come loro...»

Tratto da:  "Disobbedienza Civile" di Henry David Thoreau

12 commenti:

  1. Vangelo-
    Bel post se non letto distrattamente-
    Rivoluzioni pacifiche,occorre unità l'abbiamo?-
    Egill

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  2. grande attivista e filosofo dell'anarchia....

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  3. Fa riflettere. La cosa che reputo sia importante in questo momento è l'azione, di parole ne sono state dette sin troppe.
    Tutti a Roma il 12 di ottobre!

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  4. Ciao Cavaliere,
    e buon pomeriggio! è indubbiamente un discorso scelto non a caso vero? un eloquente ragionamento che calza perfettamente con l'attuale situazione civile/politico/istituzionale. Questo però, un pò mi rattrista, perchè se, a distanza di anni possiamo (puoi) riproporre un discorso come questo ... ciò, significa, anche che una condizione del genere si ripresenta di volta in volta nel corso dei secoli, e che, in tanti anni nulla poi è cambiato ... Però, a fondo della questione, mi chiedo cosa resta ... se un discorso fine a se stesso o, la mancanza di volontà da parte dei tanti che lasciano che sia; il tutto proprio perchè la vera determinazione di fondo non c'è. Quindi: siamo ancora troppo pochi. Bello, mi è piaciuto molto.

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  5. non solo parole ma fatti, parole vere e sagge!!
    ciao cavaliere buona serata!!

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  6. Anch'io ho imparato ad amare Thoreau.

    Riflettevo.....se è vero che, smettere di pagare le tasse in 1000 significa solamente che riceveremo mille multe, senza cambiare nulla, è anche vero che l'unico cambiamento possibile è quello che parte da noi stessi.

    Credo quindi sia necessario iniziare una rivoluzione silenziosa.
    Penso per esempio all'esempio che lo stesso Thoreau da in "Walden, ovvero vita nei boschi".

    Se smettiamo, ognuno nel suo piccolo, di essere consumatori stupidi e torniamo ad essere cittadini attenti, anche a costo di infrangere leggi sbagliate, allora ci sarà vera opposizione a questa classe politica, da destra a sinistra, vergognosa.

    Che dite ?

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  7. Un pensatore che ha ispirato e che continua ad ispirare tanti validi proponimenti politici.

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  8. Concordo con Giando. Si tratta di agire in modo intelligente, pianificato.

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  9. ..è ora di protestare e coinvolgere .....

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