Erano circa le 5 di una mattina d'inverno, in Siria. Lungo il marciapiede della stazione d'Aleppo era già formato il treno che gli orari ferroviari internazionali indicavano pomposamente col nome di Tuarus Express, e che consisteva in due vetture ordinarie, un vagone-letto e un vagone-ristorante con annesso cucinino.
Vicino alla scaletta di uno degli sportelli del vagone-letto, un giovane tenente francese, splendido nella sua uniforme, conversava con un omino imbacuccato fino alle orecchie e del quale erano visibili solo il naso arrossato e le punte di un paio di baffi arricciati all'insù.
Tratto da: Assassinio sull'Orient Express di Agatha Christie (fonte: Wikiquote)
giovedì 15 settembre 2011
3 commenti:
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Che bello! l'ho letto tantiiiissimo tempo fa! Mi piace l'atmosfera che riesce a comunicare.. un'atmosfera indubbiamente d'altri tempi!
RispondiEliminaA presto...Sibilla
Strano, ho visto il film ma non ho mai letto il libro. Di solito è il contrario ;)
RispondiEliminaIl giallo non è il mio genere preferito, ma la Christie ne è la regina indiscussa.
A presto! :)
Agata...un'icona!
RispondiEliminaAnche il film di Lumet è una bellissima pellicola : lo rivedo sempre volentieri