martedì 22 giugno 2010

Sondaggio:Favorevoli oppure contrari al federalismo

Anche in questi giorni si parla di federalismo e anche chi parla di secessione.Anche in tema con l'anniversario dell'Unità d'Italia,la forma dell'organizzazione dello Stato potrebbe cambiare.Voglio aprire un dibattito sul tema federalismo non solo fiscale ;ma anche politico,aspettando un vostra opinione in merito.Non lascio opinioni in questo post per non influenzare il pensiero libero di ognuno.

5 commenti:

  1. ciao Cavaliere
    sai che di politica e similari non ne capisco granchè,perchè non mi piace seguire...
    Per me è un argomento un po complesso.
    Quello che non trovo corretto sono i bilanci complessivi di ogni regione...mi spiego meglio:Se una regione è ricca,produce,è quasi onesta con le tasse e via dicendo e un altra è il contrario,perchè non differenziarle.
    So che in questo modo si creerebbero regioni di serie A e altre di serie B...
    Non so,davvero,sono combattuta...perchè vedo che al sud,gli uomini di qualsiasi classe politica,cercano solo di portare l'acqua al proprio mulino a discapito di tutto e di tutti.
    Non agiscono per il bene della comunità....non funzionano le strutture,le leggi ,ognuno fa per se.
    Al nord,non dico che son tutte rose e fiori,ma la maggior parte delle cose funzionano...
    Altrimenti perchè ci sarebbero stati disatri di serie A e di serie B?
    Al nord,chi si comporta diversamente,commenttendo qualcosa di sbagliato viene additato...al sud è l'inverso..chi vuole fare qualcosa di giusto viene additato!
    Prendiamo gli stipendi!
    Al sud,basta un solo stipendio e lo si vede nella maggior parte delle famiglie,dove la moglie è casalinga....Al nord un solo stipendio non basta...
    Perchè non aggiustare gli stipendi in base alle spese delle regioni in cui si vive?
    facciamo salti mortali per andare avanti tutti i giorni,le ferie si trascorrono a casa e non al mare,per mancanza di soldi...
    Per me,ti dico il federalismo è un'argomento complesso che per giudicarlo correttamente,bisognerebbe saperne davvero tanto e non solo un'infarinatura.
    Non trovo corretto però esami in dialetto(che avvantaggiano solo i nativi di quel luogo),il lavoro è di tutti,in qualsiasi regione sia,l'importante è farlo con consapevolezza e professionalità.
    Non so,ci sarebbero tante cose da dire,tanti pro e tanti contro.....
    Boh!
    A presto LU

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  2. Io non sono d'accordo con il federalismo, vorrei che l'Italia rimanesse unita e ci fosse maggior equità tra le regioni. Purtroppo, molte cose sono già peggiorate da un pò di tempo a questa parte e se penso alla disparità che esiste tra le scuole del nord e del sud, ma, peggio ancora, tra le scuole private del nord che vengono sovvenzionate dallo stato e a quelle pubbliche che fanno i salti mortali per andare avanti, mi chiedo perchè, invece di pensare a dividere il nostro paese ancora di più, non si cominci a ragionare per migliorare una situazione critica come già abbiamo?
    Sarebbero tante altre le cose da osservare, criticare e cambiare nella nostra Italia. Speriamo bene !

    Ciao e buona giornata
    Cri

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  3. Mah! Cattaneo già a metà 800 lo propose. Al sud con Francesco II, la sua idea di confederarsi, fu accettata, o quanto meno, se ne parlò. Fu al governo di Torino che risposero picche. Questo la Lega non lo dice. A Torino erano interessati ad ingrandire i confini sabaudi e alla spoliazione delle banche del sud, non all'ideale di patria, come falsamente ci racconta la storia ufficiale. Così fu fatta l'Italia. Da allora iniziò un esodo biblico dall'ex regno delle due sicilie, (invaso senza dichiarazione di guerra, come previsto dal codice di diritto internazionale, esistente già allora) mai conosciuto prima e da allora il sud non si è più ripreso. Ancora oggi i fondi fas, per esempio, (dopo l'infausta cassa del mezzogiorno) destinati allo sviluppo del sud, vengono usati per altro. Neanche questo dice la Lega.
    Francesco Saverio Nitti, nel suo: Scienza della finanza, fa uno spaccato dei redditi delle regioni al momento dell'unità, dove risulta che l'ex regno aveva un reddito doppio rispetto a tutto il resto d'Italia. Oggi il sud ha solo il turismo da sfruttare, l'agricoltura non rende più, è facile per il ricco nord dire: beh...ciao sud, stammi bene. Cornuti e mazziati, si suol dire. Tutto sommato credo però che le regioni del sud starebbero certamente meglio se facessero da sole.

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  4. @lufantasygioie
    Io penso che bisogna cercare di risollevare il sud dell'Italia ,certo gli sprechi ci sono;ma i tagli agli enti locali non aiutano,bisogna tagliare le tasse statali e snellire la burocrazia.
    @cristina

    Anch'io come te riconosco un solo stato dal nome Italia.

    @Masaniello

    Benvenuto nel mio blog.Premetto che anch'io sono emigrato da un bel pò di anni dal sud al nord come molti,dunque conosco bene la realtà .Hai fatto un bel resoconto storico,che conosco anch'io;noto che il declino del sud è iniziato nel dopoguerra,bisogna cercare di fare qualcosa.Non si può permettere che il Paese viaggia a 2 velocità;ci vuole lavoro in primis e un piano seri per crearlo.Io come federalismo politico conosco solo la creazione di uno stato Europeo.

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  5. Il federalismo non è bello o brutto, giusto o sbagliato. E' una forma di organizzazione statale assolutamente rispettabile la cui scelta, però, poteva avere senso solo 150 anni fa quamdo l'Italia era divisa in più stati. Le nostre regioni di adesso NON sono l'equivalente di stati (usa), cantoni (svizzeri) o land (tedeschi). Sono solo l'invenzione di uno stato unitario, l'Italia, per amministrarsi meglio. Parlare di federalismo oggi significa dividere uno stato che dopo 150 anni, con aspetti positivi e negativi , è veramente unito. Il caso italiano è unico perchè sarebbe la prima volta che il federalismo serve a dividere un paese piuttosto che unirlo.
    Questo pseudo-federalismo è la manna dal cielo per una classe politica come la nostra per questo sono tutti uniti, senza eccezioni, in questo progetto. E' la moltiplicazione dei pani e dei pesci (poltrone e poteri). Pensate a 20 piccoli staterelli i cui governanti sprecano indisturbati a proprio piacere.

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