sabato 24 aprile 2010

Speciale 25 aprile:Ultima lettera di un condannato a morte



21-12-1943, Erba (CO)

Muoio per la mia patria. Ho
sempre fatto il mio dovere di
cittadino e di soldato. Spero
che il mio esempio serva ai
miei fratelli e compagni.
Iddio mi ha voluto, accetto
con rassegnazione il suo volere.
Tutti i miei averi vadano ai
miei fratelli e a Elisa Daccò.
Vorrei che sul mio avviso mortuario
figurassero i miei meriti sportivi e
militari.
Non piangetemi, ma ricordatemi a
coloro che mi vollero bene e mi stima-
rono.
Viva l’Italia
Raggiungo con cristiana rassegnazione la
mia mamma che santamente mi edu-
cò e mi protesse nei vent’anni
della mia vita.
L’amavo troppo la mia patria non
la tradite e voi tutti giovani d’Italia
seguite la mia via e avrete il compenso
della vostra lotta ardua nel ricostruire una
nuova unità nazionale.
Perdono a coloro che mi giustiziano, perché
non sanno quello che fanno e non pensano
che l’uccidersi tra fratelli non produrrà mai
la concordia.
Vorrei lasciare L 5000 alla mia guida
alpina Motele Vidi di Madonna di Campiglio.
L 5000 al mio allenatore di sci Giuseppe
Francopoli di Cortina. L 5000 a Luigi Conti
e L 1000 a Vanna De Gasperi, Berta Dossi, Rosa
Barlassina. Il mio guardaroba ai miei
fratelli e a Pussì Aletti, mio indimenticabile
compagno di studi.
L 1000 alla Chiesa di Lamburgo.
Il mio anello d’oro ricordo della povera mamma
a Papà il braccialetto a Ginio e l’orologio
Universal a Gianni. Alla zia Lia Gianelli
una mia spilla d’oro con pietra. Un ricordo
delle mie gioie alle mie cugine e a Elisa.
Stabilite una somma per messe in mio suffragio
e per una definitiva sistemazione pacifica della
patria nostra.
A te papà vada l’imperituro grazie per ciò
che sempre mi permettesti di fare e
mi concedesti.
Elisa si ricordi del bene che le volli e forse
non sufficientemente apprezzò.
Ginio e Gianni sono degni continuatori delle
gesta eroiche della nostra famiglia e non si
sgomentino di fronte alla mia perdita, i martiri
convalidano la fede in una vera idea. Ho sem-
pre creduto in Dio e perciò accetto la
sua volontà.
Baci a tutti

Giancarlo Puecher Passavalli

Fonte:Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana (http://www.ultimelettere.it), on line dal 26 aprile 2007, INSMLI, visitato sabato 24 aprile 2010.

Questa è solo una delle tante lettere scritte da molti nelle ultime ore prima della condanna a morte.Tante persone morirono per colpa di una delle solite guerre stupide fatte dal genere umano.

1 commento:

  1. E' veramente emozionante leggere queste parole,commovente, ma non nel senso patetico e drammatico che solitamente si dà alla parola 'commovente'. Commovente nel senso che ti porta dentro una vita che non c'è più, nella tenerezza determinata e coraggiosa di un ragazzo che sa di morire. E muore per una democrazia, per un diritto al voto, una aspirazione all'uguaglianza che in troppi oggi danno per scontate.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.