"La pace, amici miei, non è una parola da scrivere sui muri o da cantare nelle piazze. La pace è un lavoro sporco, faticoso, che ti fa sudare il cuore. È guardare negli occhi chi ti odia e dirgli: ‘Siediti, mangiamo insieme, raccontami la tua storia.’ Nella mia vita ho visto guerre, esili, dolori che non si possono dire. Ma ho anche visto vecchi ebrei e vecchi arabi giocare a carte sotto un ulivo, ridendo come bambini. La pace è questo: un ulivo, un tavolo, due storie che si intrecciano. Non ci vuole coraggio per sparare, ci vuole coraggio per ascoltare. La pace non è la fine della guerra, è l’inizio di un dialogo. E se non parliamo, se non ci ascoltiamo, allora siamo già morti, anche se respiriamo."
Moni Ovadia







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