Privacy e cookie policy

giovedì 10 luglio 2025

La Libia emette un ordine di comparizione per Almasri

Articolo da Agenzia DIRE

ROMA – La Procura generale della Libia ha emesso un ordine formale di comparizione nei confronti di Osama Najim Almasri, ex alto ufficiale del dispositivo di sicurezza penitenziaria, accusato di reati gravissimi come stupro, tortura, omicidio, trattamenti inumani e detenzione arbitraria, riconducibili a crimini contro l’umanità.

L’ANNUNCIO SU FACEBOOK

La notizia è stata diffusa direttamente dall’Ufficio della Procura generale libica, che ha pubblicato un comunicato su Facebook spiegando di aver avviato un procedimento pubblico sulla base delle norme di giurisdizione nazionale, in parallelo al mandato emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI).

Almasri era già stato interrogato il 28 aprile 2025, quando era stato formalmente informato delle accuse. Le sue dichiarazioni erano state interamente verbalizzate. L’udienza successiva, prevista in questi giorni, è stata rinviata in attesa della risposta a una richiesta di assistenza legale presentata dalla Procura libica alla CPI, per integrare il fascicolo con ulteriori prove fattuali e documentazione a supporto dell’accusa.

La Procura ha precisato di aver esaminato gli elementi di reato menzionati nel mandato di arresto della CPI, confrontandoli con i procedimenti già affrontati dalla magistratura libica, per verificarne la corrispondenza. L’obiettivo è stabilire se i fatti contestati rientrino pienamente nelle accuse internazionali e procedere di conseguenza.

L’OPPOSIZIONE ATTACCA MELONI

“La Libia ha emesso un ordine formale di comparizione nei confronti del criminale Osama Najim Almasri, su cui pende un mandato di cattura della Corte Penale Internazionale. La Libia. Proprio nel giorno in cui si scopre che il governo di Giorgia Meloni, che poteva trattenerlo ma invece l’ha liberato e riaccompagnato comodamente a casa con un volo di Stato, avrebbe mentito in Parlamento perché il Governo sarebbe stato informato poco dopo l’arresto e avrebbe anche chiesto cautela e segretezza, diversamente da quanto affermato da Nordio in aula”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

Mentire in Parlamento significa mentire al Paese– aggiunge- e mentire al Paese è una pratica che una democrazia non può mettere in atto senza che ci siano delle conseguenze. A questo punto ci aspettiamo che Giorgia Meloni torni alle Camere a chiarire una vicenda che sta fortemente danneggiando la credibilità e la dignità dell’Italia”.

Continua la lettura su Agenzia DIRE

Fonte: Agenzia DIRE

Autore: 

Licenza: Copyleft 


Articolo tratto interamente da Agenzia DIRE

2 commenti:

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.