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mercoledì 16 aprile 2025

Un grande SI ai referendum



Articolo da Il Manifesto in rete

Un grande SI dell’Osservatorio ai quesiti referendari di giugno Quando Renzi introdusse il Jobs act  nel 2015 erano già otto anni che monitoravo i morti sul lavoro e vedevo nelle tabelle excel dove c’erano più morti: per giorno, mese e anno, l’identità della vittima, l’età, la professione (anche in nero) e nazionalità. Oltre al nero morivano e muoiono numerosissimi nelle piccole e piccolissime aziende senza sindacati e senza Articolo 18 che Renzi aboliva per i nuovi assunti nel settore privato: la raccolta dati parlava chiaro, era lì che c’era la stragrande maggioranza dei morti per infortuni.

Abolire l’articolo 18 dello Statuto dei lavori, quello che recitava “no ai licenziamenti senza giusta causa e giustificato motivo” è stata un’autentica vigliaccata a favore delle aziende”. Chi poteva più rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi se potevano licenziarti senza motivo e darti se il licenziamento era ingiusto una manciata di euro? Ma l’abolizione dell’articolo 18 aveva anche un altro scopo, demolire la rappresentanza sindacale dei sindacati più combattivi e favorire quelli più accomodanti. Da allora come potete vedere dal grafico c’è stata un’impennata dei morti sul lavoro.

Occorre ricordare che l’abolizione dell’articolo 18 riguarda solo il settore privato, per il Settore Pubblico tutto rimane come prima, ma se non passano i Referendum, anche loro possono subire la stessa sorte. E allora cosa fanno anche le grandi aziende del Settore Pubblico visto che non potevano licenziare gli Statali? Cominciarono a utilizzare i lavoratori in appalto, invece di assumerli come dipendenti diretti, così scaricavano su quello che io chiamo Caporalato (anche) di Stato tutti i lavori più pericolosi e a più basso reddito: nuovi schiavi senza più diritti. Ricordo che le ultime recenti stragi di Brandizzo (ferrovia dello Stato), Suviana (Enel) e Calenzano (Eni) sono grandi aziende a partecipazione statale. Poi c’è la strage all’Esselunga di Firenze dove lavoravano ben 49 aziende appaltata. Ma queste aziende che sono Capo Commesse non hanno nessuna responsabilità se per esempio ci sono morti sul lavoro, o non rispettano anche le più elementari misure di Sicurezza le aziende appaltate, SI. Il precariato è un’autentica piaga che colpisce i più deboli e ricattabili. Si alla loro abolizione.

Quindi è giusto votare Si anche a questo Referendum dove il Capo Commessa diventa responsabile di tutta la catena del sub appalto. Il precariato è un’autentica piaga che colpisce i più deboli e ricattabili anche questo aspetto fa aumentare i morti sul lavoro. Si anche a questo quesito. È anche giusto votare Si e dare la cittadinanza italiana a chi già da 5 anni lavora in regola in Italia, dieci anni sono troppi. Ricordo a tutti che l’anno scorso il 35% dei morti sui luoghi di lavoro, sotto i 60 anni sono stranieri, che fanno i lavori più umili e pericolosi, non possiamo considerarli e farli considerare diversi, e fare diventare questi lavoratori corpi estranei, per poi ritrovarci come nelle periferie francesi, anche in Italia ci sono le prime avvisaglie.

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Fonte: Il Manifesto in rete 

Autore: 
Carlo Soricelli

Licenza: Creative Commons (non specificata la versione


Articolo tratto interamente da Il Manifesto in rete


2 commenti:

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