mercoledì 10 aprile 2024

Tragedia di Suviana: ancora morti sul lavoro

Lago di Suviana

Ieri, una terribile esplosione ha sconvolto la centrale idroelettrica di Enel sul lago di Suviana, in Emilia-Romagna. Il bilancio è drammatico: tre morti accertati, quattro dispersi e cinque feriti gravi. Le vittime sono tutti operai, impegnati in lavori di manutenzione della centrale.

Ancora una volta, la sicurezza sul lavoro viene messa in discussione. Le cause dell'esplosione sono ancora da accertare, ma è chiaro che qualcosa è andato storto. Non è possibile che nel 2024 si continuino a piangere morti sul lavoro.

Serve un impegno concreto per la prevenzione. Investimenti in formazione, adeguamento degli impianti e controlli più severi sono necessari per evitare che tragedie come questa si ripetano.

Non possiamo più permettere che la vita dei lavoratori venga sacrificata sull'altare della produttività.

Esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime e ai loro cari.


Photo credit Deblu68, Public domain, da Wikimedia Commons



10 commenti:

  1. Condivido il tuo post, è una vergona!

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  2. Sono d'accordo con te !!! Una disgrazia terribile !! SAluti

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  3. Mio padre lavorava nelle centrali idroelettriche di Enel, io stessa ne ho visitate diverse fino all'adolescenza.
    In quel periodo di incidenti mortali ce ne furono due. Gli capitava la notte di non riuscire a dormire e rivivere quelle scene...

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    1. Non è facile superare traumi, vedere morire colleghi è veramente dura. Ci vuole maggiore sicurezza, ultimamente si taglia troppo.

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  4. Perché un settantatreenne stava lavorando in quel posto? Consulenza? Assurdo. Cominciamo a controllare appalti, subappalti, richieste di fine lavori fuori norma. Fare piazza pulita. Ma non lo farà nessuno. Un paio di scioperi e di manifestazioni sindacali e tra dieci giorni saremo daccapo.

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  5. Il problema della sicurezza sul lavoro si manifesta a cadenza frequente e regolare. Tutti siamo indignati ma si fa ben poco o niente. La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori deve essere la base di un' organizzazione lavorativa sana e non più malata di profitto.

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