mercoledì 15 settembre 2021

La storia di Helmuth Hübener

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Articolo da Berlino Magazine

Helmuth Hübener non voleva credere a tutto ciò che i nazisti raccontavano sulla Germania, pagando così il prezzo più alto.

Helmuth Hübener nacque ad Amburgo da una famiglia che non dimostrava particolare interesse verso la politica. Solo il patrigno mostrava segni di una certa simpatia per il nazismo. Da sempre membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni (Chiesa mormone), Helmuth faceva parte dei Boy Scout, almeno fino a quando, nel 1935, Hitler vietò tutte le organizzazioni di questo genere. Da quel momento, come era previsto per tutti i giovani tedeschi dell’epoca, Helmuth entrò a far parte della Gioventù Hitleriana. Ma già all’età di 13 anni aveva le idee ben chiare. Lasciò il braccio giovanile dissociandosi completamente da quelli che poi furono gli attacchi della famigerata Notte dei Cristalli per dedicarsi ad altri progetti che gli sono costati la vita.

Le prime ribellioni che portarono Helmuth Hübener alla condanna.

Pian piano, anche la sua Chiesa si sottomise al potere del Führer per paura di possibili persecuzioni, vietando così l’ingresso a tutti gli ebrei. Helmuth non riuscì a tollerarlo. Continuò a frequentare la Chiesa ma non senza mettere continuamente in discussione le scelte inopportune che stavano portando avanti.
Una volta finita la scuola media, gli venne proposto un lavoro come apprendista nell’amministrazione sociale. È in questa occasione che si rende conto che non era l’unico a pensarla in un certo modo, ma erano in tanti a criticare il nuovo regime.
Una volta che il Terzo Reich prese il controllo della Germania, la radio era lo strumento con cui si controllava la popolazione, diffondendo notizie false circa le brillanti prospettive che attendevano la nazione. Inoltre, i nazisti vietarono l’ascolto di qualsiasi trasmissione radiofonica che non fosse direttamente legata al regime, per preservare appunto il loro piano. Ma Helmuth scoprì che il fratello teneva nascosta una radio ad onde corte, grazie alla quale riuscì ad ascoltare la voce dell’annunciatore della BBC, che dipingeva un quadro della Germania nazista drammaticamente diverso da quello che era abituato a sentir raccontare.
Ed è così che Helmuth, con l’aiuto di tre amici, Rudolf Wobbe, un fabbro di 16 anni, Karl-Heinz Schnibbe, un apprendista pittore di 17 anni e Gerhard Düwer, un apprendista amministrativo di 17 anni, crea un gruppo di oppositori al progetto della Germania nazista. Insieme decisero di smascherare i nazisti attraverso un’ampia condivisione di notizie importanti, allo scopo di correggere le menzogne nei confronti della Wehrmacht nazionalsocialista. Scrissero dei volantini e li lasciarono ovunque: nelle cabine telefoniche, nelle buche della posta, sulle bacheche e persino nelle tasche dei cappotti appese all’interno dei locali.

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Fonte: Berlino Magazine

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Articolo tratto interamente da 
Berlino Magazine


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