sabato 26 settembre 2020

Mamma Roma: recensione del film

 


Mamma Roma è un film del 1962 scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini.

Trama 

Mamma Roma è una prostituta romana decisa a cambiare vita. L'occasione le si presenta quando il suo protettore, Carmine, convola a nozze e, di fatto, la libera da ogni legame di possesso. Mamma Roma ha un figlio, Ettore, ignaro della professione della madre, cresciuto nella cittadina di provincia Guidonia e per il quale lei sembra essere disposta ad atti di amore infinito. Donna di grande temperamento e di inesauribile forza, smessa "la vita", con i soldi risparmiati, allestisce un carretto di verdura in un mercato di piazza e si trasferisce con il figlio in un piccolo appartamento alla periferia di Roma. Qui, secondo i sogni della madre, Ettore potrà ottenere il riscatto della propria condizione di sottoproletario e trovarsi un lavoro rispettabile.

Intanto, Ettore cresce nel nuovo ambiente, legandosi ad una compagnia di borgatari che organizzano piccoli furti. Si invaghisce di Bruna, una ragazza più grande di lui e con un figlio, un po' facile ma non maliziosa, e con lei inizia una relazione. Per farle dei regali arriva a rubare i dischi della madre e a rivenderli; e successivamente per difendere la ragazza da uno stupro del branco dei ragazzi, rimedia un violento pestaggio. Mamma Roma viene a sapere della sua relazione e si indispettisce: vuole che il figlio aspiri al meglio. Decide dunque di muoversi, per procurargli un lavoro e per togliergli dalla testa Bruna. Va dal parroco e gli chiede aiuto per trovare un lavoro a Ettore, come servire ai tavoli in una trattoria in Trastevere. Ma il parroco le consiglia di mandare il ragazzo a scuola.

Allora organizza lei un ricatto ai danni del ristoratore: fa in modo che la sua amica prostituta Biancofiore lo adeschi e vada a letto con lui, per poi irrompere nella stanza col protettore di lei, in modo da mettere l'uomo con le spalle al muro e così riesce nel suo intento. Alla stessa amica chiede di avere una relazione sessuale col figlio, convinta che dopo questa esperienza il suo invaghimento per Bruna sparisca. Non paga, regala al figlio una moto. Quando tutto sembra andare per il verso giusto, ricompare però il suo protettore, Carmine. La sua nuova vita e il nuovo lavoro lo hanno stancato e vuole tornare a sfruttare Mamma Roma. Per lei, che ha sempre nascosto il proprio passato al figlio, è un incubo che si materializza. Il protettore obbliga Mamma Roma a tornare a prostituirsi. Così, la donna inizia una doppia vita, di giorno al mercato e di notte sulla strada.

Quando viene a sapere da Bruna del mestiere della madre, Ettore rientra nel brutto giro della gang del posto e riprende a rubare. Arrestato per aver rubato una radiolina ad un ricoverato d'ospedale, morirà tra i deliri della febbre mentre è in detenzione, legato a un letto di contenzione, invocando la madre. Appena saputo della sorte del figlio, Mamma Roma corre a casa seguita da un gruppetto del mercato. Arrivata, si getta in preda alla disperazione sul letto di Ettore abbracciando i vestiti usati del figlio, tenta poi il suicidio gettandosi dalla finestra della camera del figlio ma viene fermata in tempo dal gruppetto che l'ha seguita. E desiste dai suoi propositi guardando la cupola della basilica di San Giovanni Bosco. 

Curiosità sul film

Il film trae spunto da un evento realmente accaduto: la tragica morte di Marcello Elisei un giovane detenuto di 18 anni nel carcere di Regina Coeli legato al letto di contenzione. Da quello spunto di cronaca Pasolini elaborerà la sceneggiatura con una storia per il resto non corrispondente ai fatti reali e alle biografie dei personaggi a cui si ispira.

 La mia opinione

Un capolavoro assoluto del nostro cinema,  grandissima interpretazione di Anna Magnani.

Voto: 9

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2 commenti:

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