domenica 24 giugno 2018
24 giugno 1944 - Eccidio della Bettola
Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'eccidio della Bettola fu una rappresaglia nazista avvenuta nell'appennino reggiano il 24 giugno 1944, durante la quale vennero trucidati 32 civili.
Poiché il tentativo di far saltare un ponte in muratura sulla strada statale 63, nella località La Bettola di Vezzano sul Crostolo, proprio al confine con il comune di Casina, era parzialmente fallito un gruppo di partigiani che tentavano di portare a compimento l'azione si scontrarono verso le 22:30 del 23 giugno 1944 con soldati tedeschi sopraggiunti per impedirlo. Nello scontro a fuoco morirono due tedeschi e i partigiani Enrico Cavicchioni, Pasquino Pigoni e Guerrino Orlandini. Alle ore 23:15 dello stesso giorno si mossero da Casina militari tedeschi per la rappresaglia che iniziò verso le ore 1 del giorno 24. Trentadue persone, tutte ospiti della locale locanda, vennero dapprima presi in ostaggio e costretti rimanere a lungo a terra, poi vennero divisi in due gruppi per facilitarne l'eliminazione e i cadaveri in seguito furono bruciati. Tra le vittime anche Piero Varini un bambino di diciotto mesi che fu gettato nel fuoco ancora vivo. La bambina di undici anni Liliana Manfredi per salvarsi si lanciò dalla finestra di una casa data alle fiamme dai soldati tedeschi. Rottasi una caviglia nel salto rimase nascosta semi svenuta sul greto del torrente finché non fu ritrovata da un soldato tedesco che presala in braccio la sposto sul ciglio della strada in modo che fosse poi ritrovata e soccorsa. Liliana, ritrovata all'indomani e, portata in ospedale, fu curata insieme agli unici superstiti della rappresaglia: l'oste Romeo Beneventi, alcuni carrettieri che si erano nascosti in cantina e un giovane di nome Paolo Magnani, fuggito nel solaio dell'osteria.
Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
2 commenti:
I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
L’unica cosa che la storia insegna è che nasce sempre qualche bravo incantatore di polli che riesce a convincere i più sprovveduti che con la forza si risolve tutto. Poi tutti piangono davanti ai morti e alle città distrutte.
RispondiEliminaBuona settimana
enrico
Purtroppo è la verità.
Elimina