sabato 9 maggio 2015

Schiavitu' moderna: non riconoscere piu' la libertà


Articolo da Reset Radio

Un antropologo propose un gioco ad un gruppo di bambini africani: mise un cesto pieno di frutta accanto a un albero e disse loro che il primo che vi fosse arrivato, avrebbe vinto i dolci frutti.
Quando disse “partenza”, i bambini si presero tutti per mano e corsero verso il cesto, poi si sedettero e gustarono la frutta tutti insieme.
Quando l’antropologo chiese loro il perchè corsero tutti insieme, quando solo uno poteva avere tutto per sè, i bambini risposero: ”come può uno di noi essere felice se tutti gli altri sono tristi”?
Come può uno di noi essere felice se tutti gli altri sono tristi?
E’ uno dei concetti più belli che io senta di aver mai compreso.
Ogni giorno guardo il mondo e penso che quello che il sistema vuole mostrarci sia un mondo di scarsità, di bruttezza, di violenza.
Solo così chi vive di potere tiene soggiogate le menti: crea e incanala la paura, la veicola attraverso i suoi megafoni e convince la moltitudine che non c’è altra strada da percorrere se non quella della sofferenza e della sopraffazione del forte sul debole.
Così, pian piano, l’essere umano capolavoro dell’universo viene sconfitto da un male perfido che divora la libertà: se stesso.
Lo schiavo moderno, nella sua ingenuità, difende il suo oppressore e “mette i fiori sul davanzale della sua cella”.
Così, un giorno, se dovessero aprire la sua porta per dargli la possibilità di evadere, non saprebbe più riconoscere la libertà.

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Fonte: Reset Radio


Autore: redazione Reset Radio


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Articolo tratto interamente da Reset Radio

3 commenti:

  1. Caro Vincenzo, sono passato per augurarti la buona notte.
    Tomaso

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  2. E' indubbiamente molto interessante quanto esprime il post. Tuttavia deve esserci la speranza che l'essere umano non sia completamente omologato dal sistema: io ritengo sia ancora possibile dire quello che si pensa, anche se, devo riconoscerlo, gli spazi diventino sempre più risicati. Allora cher senso ha quello che sto facendo in questo momento?

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  3. ed allora evviva la libertà mio caro cavaliere oscuro..una libertà purtroppo spessissimo che esiste solo a parole..ti lascio un sorriso..njara

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