martedì 19 maggio 2015
19 maggio 1944 - Strage del Turchino: le SS uccidono per rappresaglia 59 civili
Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Strage del Turchino è un eccidio di prigionieri politici compiuto dalle SS, durante le prime ore del mattino del 19 maggio 1944 in località Fontanafredda, sulle pendici del Bric Busa, nelle vicinanze del passo del Turchino. Vi trovarono la morte 59 civili italiani.
La strage seguì di qualche giorno l'attentato al cinema Odeon di Genova, che era stato requisito per essere destinato ad uso esclusivo delle truppe tedesche. L'accesso ai civili italiani era vietato e un presidio di militari controllava l'identità di chi entrava. Nell'attentato, compiuto alle ore 19 del 15 maggio da un gappista che si era travestito da tenente della Wehrmacht, morirono quattro marinai tedeschi e altri sedici rimasero feriti, uno dei quali morì nei giorni successivi.
Le modalità di esecuzione della rappresaglia terroristica che ne seguì furono particolarmente dure, giungendo oltre anche al rapporto di 10 a 1 previsto dal bando di Kesselring, già messo in opera nell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Prelevate di notte dal carcere genovese di Marassi, le 59 vittime, molte non ancora ventenni, furono trasportate a bordo di camion al Passo del Turchino e di lì, dopo un percorso di un paio di chilometri, condotti fino ai prati del versante meridionale del Bric Busa. In questa località, a gruppi di sei, furono fatti salire sopra delle tavole, disposte su una grande fossa che il giorno precedente un gruppo di ebrei era stato costretto a scavare, in modo che ognuno, prima di cadervi dentro dopo la scarica di mitra, potesse vedere i cadaveri dei suoi compagni.
Tra le 59 vittime, 17 erano scampate alla Strage della Benedicta compiuta solo un mese prima.
Per la Strage del Turchino e per quelle della Benedicta, di Portofino e di Cravasco, dove trovarono la morte complessivamente 246 persone, Siegfried Engel ex-capo delle SS a Genova, conosciuto anche come il «boia di Genova», fu condannato all'ergastolo in Italia nel 1999, ma non scontò mai la pena in quanto la prassi diplomatica tedesca non accettava l'estradizione. Nel 2002, 93enne, Engel è stato processato ad Amburgo e condannato a sette anni di reclusione per crimini di guerra, che non ha tuttavia scontato a causa dell'età avanzata. È morto nel 2006, a 97 anni, senza aver scontato pene detentive.
Nel luogo della strage, lungo la Strada Provinciale SP73 del passo del Faiallo, è stato costruito un monumento commemorativo conosciuto come «Sacrario dei Martiri del Turchino».
Ai Martiri del Turchino è stato dedicato il nuovo tunnel del Turchino, aperto nel 2013.
Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Photo credit Fioravante Patrone (Own work) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons
1 commento:
I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
non dimentichiamo...
RispondiElimina