Articolo da Befan.it
Sono stati circa 300 gli escursionisti che sabato 27 settembre si sono trovati colti di sorpresa dall’improvvisa furia del vulcano Ontake, svegliatosi dal suo sonno senza avvisaglie che potessero mettere in allarme. Da quel giorno l’attività eruttiva si è fatta sempre più intensa, tanto che la cenere presente in zona ha superato un metro e mezzo e a 3 chilometri di distanza è già possibile cogliere i primi segni di devastazione.
Secondo gli esperti l’esplosione, definita “idrovulcanica”, si è verificata a causa dell’alta pressione esercitata dal vapore acqueo, quest’ultimo generato dal riscaldamento della falda.
L’ultima eruzione dell’Ontake, il secondo vulcano del Giappone con i suoi 3.067 metri, si era verificata 7 anni fa ma, per trovare un’attività così violenta è necessario risalire fino al 1979.
Il numero dei morti, intanto, sta salendo di ora in ora; dalle prime notizie sembrava che le persone decedute fossero solamente 4, mentre un ultimo aggiornamento parla di 10 morti.
Oltre a 26 persone in arresto cardiaco e respiratorio e a 63 feriti, mancano all’appello numerosi dispersi, anche se non è stato possibile stabilire un numero esatto.
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Fonte: Befan.it
Autore: redazione Befan.it
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Articolo tratto interamente da Befan.it
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Anche la più sofisticate tecnologie a volte non riesce a controllare
RispondiEliminal' imprevedibile natura
ciao buona serata