L'alluvione della Versilia è stata causata da un fenomeno temporalesco particolarmente violento, nel passaggio tra primavera e estate, che colpì la zona della Versilia in Toscana il 19 giugno 1996.
Il mattino del 19 giugno 1996 il cielo della Versilia era terso: le previsioni davano infatti cielo sereno o poco nuvoloso. In realtà si stava formando sulle creste delle Alpi Apuane uno scontro di aria fredda, proveniente dal Nord Italia, con aria calda umida proveniente dalla costa, verificandosi così una rapidissima evoluzione meteorologica, con la creazione di un'apparentemente modesta cella temporalesca (alta però 12 km e larga circa la metà), anche se molto carica di precipitazioni piovose (temporale convettivo). Violentissimi nubifragi tuttavia si scatenarono a partire dal primo mattino sulle Alpi Apuane interessando tutto l’alto bacino dei torrenti Serra e Vezza (questi ultimi confluenti in un unico corso d’acqua a Seravezza, il Versilia) sullo spartiacque occidentale, e tutta la parte alta del bacino del torrente Turrite di Gallicano sullo spartiacque orientale. Le precipitazioni interessarono anche parte del bacino del fiume Camaiore. Tutto questo mentre sulla piana della Versilia cadevano soltanto poche gocce di pioggia. In poco tempo le straordinarie precipitazioni (con punte di oltre 150 mm in un’ora sull’alto bacino del Vezza) causarono svariati smottamenti, e i corsi d’acqua si ingrossarono rapidamente. A fronte di una breve pausa, avvenuta in tarda mattinata, le piogge ripresero a cadere ancora più intensamente nell’arco della giornata che va da mezzogiorno sino al primo pomeriggio, per poi scatenarsi il diluvio. Piogge copiosissime scossero le montagne e i valloni nei pressi del paese di Cardoso dove vari torrenti minori danno origine, presso l’abitato, al torrente Vezza.
Intanto in pianura nessuno poteva lontanamente prevedere quanto stava accadendo: nella zona di Pietrasanta, presso il breve tratto di pianura del fiume Versilia erano caduti appena 5–10 mm di pioggia. Si attivò la protezione civile premurandosi, verso le 14:00, di controllare i valori pluviometrici sulle Alpi Apuane scoprendo che uno degli idrometri presso il centro di Pomezzana nell’alta valle del torrente Vezza, registrava un valore cumulativo di precipitazioni da record, con 440 mm in appena 8 ore e una punta massima di 157 mm in un’ora. Nel timore che si potesse verificare qualche onda di piena improvvisa, vennero subito controllati i livelli dei fiumi, soprattutto il Versilia che ad una prima osservazione risultò essere, dopo la grossa onda di piena del mattino, ingannevolmente in calo.
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puoi immaginare il mio pensiero quando sento parlare di alluvione
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