Il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2014 raggiunge il 13,6% (record storico dal 1977), in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Ancora più desolanti sono i dati che riguardano quella giovanile, dove si registra il 46,0% nel primo trimestre del 2014, il massimo storico dal 1977.
Il tasso di disoccupazione maggiore si registra al Sud con il 21,7%, segue il Centro con il 12,3% e infine il Nord con il 9,5%.
Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-1,4%, pari a -255.000 unità rispetto al primo trimestre 2013), che in più di sei casi su dieci riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-1,4%, pari a -169.000 unità). Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare (1,1%, pari a +44.000 unità), ma la crescita riguarda esclusivamente il part time involontario (il 62,8% dei lavoratori a tempo parziale).
Sicuramente sono dati preoccupanti e non si vede nulla di buono all'orizzonte, con un futuro denso di nuvole.
Fonte: Istat
Nubi temporalesche, Cavaliere!
RispondiEliminaPurtroppo la situazione sembra non migliorare.Chi ha un lavoro non è sicuro di mantenerlo nonostante le statistiche e chi non ce l'ha non lo trova.
Poi, si parlava di bamboccioni e di giovani che non escono dalla casa dei genitori. Mia figlia con quasi 25 anni è una delle poche fortunate che il lavoro lo ha trovato. Come apprendista impiegata: 700 euro al mese. E menomale che vive con noi!
Te ne racconto una, mi chiama l'ufficio di collocamento mirato piuttosto seccato perchè non riescono ad aiutarmi dal momento che oltre a essere invalida "sono troppo qualificata per un qualsiasi lavoro".
RispondiEliminaCome ho risposto io "chissà perchè i suoi amici però riesce a trovargli subito un lavoro".
E non ci sono miglioramenti... un abbraccio
imbarazzante il silenzio della politica su questo dato... stanno ancora festeggiando la vittoria
RispondiElimina