giovedì 26 giugno 2014

Il 90% degli avvoltoi del Subcontinente Asiatico é scomparso a causa del Diclofenac

Gypful

Articolo da LInfAlab

Riusciranno gli avvoltoi del vecchio continente a vivere tranquillamente senza che l’uomo continui a minacciarli? A quanto pare no. Purtroppo non c’è pace per questi grandi uccelli veleggiatori. Ultimamente in Spagna e in Italia è stato autorizzato l’utilizzo del Diclofenac, un farmaco estremamente tossico per la fauna selvatica che potrebbe portare all’estinzione questi magnifici saprofagi, ovvero mangiatori di carogne.
Il Diclofenac è un farmaco anti-infiammatorio molto potente ma anche tossico. Il medicinale, una volta ingerito, si accumula nelle carni degli animali e ne provoca l’avvelenamento e la morte quasi immediata. Gli animali infatti sviluppano la gotta viscerale, una malattia dovuta ad un aumento dell’acido urico nel sangue, che causa una cristallizzazione degli organi interni.
Negli anni ’90 in India, in Pakistan e in Nepal veniva usato come farmaco per il bestiame e in 10 anni ha contribuito alla riduzione della popolazione di rapaci del 90% portandoli sull’orlo dell’estinzione. «Gli avvoltoi sono magnifici uccelli – dice Ivan Ramirez, responsabile della Conservazione a BirdLife Europa – forniscono un servizio importante alla società: fanno pulizia di animali morti e contribuiscono ad evitare il diffondersi di malattie». Quando un animale muore, infatti, gli avvoltoi sono i primi ad arrivare sulla carcassa grazie alla vista acuta e all’olfatto molto sviluppato. L’elevata temperatura corporea e i potenti acidi gastrici, gli consentono in poche ore, di digerire completamente cibo anche infetto da gravi malattie, riducendo al minimo il diffondersi delle stesse. Nel subcontinente indiano la drastica riduzione degli avvoltoi ha arrecato gravi danni alla salute umana: non essendoci più gli uccelli, il ruolo di “spazzini” è passato ai cani randagi e ai ratti che hanno diffuso nell’area il virus della rabbia. Attualmente i governi di India, Pakistan e Nepal sono corsi ai ripari e hanno vietato totalmente la somministrazione di questo farmaco per uso veterinario.

Continua la lettura su LInfAlab

Fonte: LInfAlab


Autore: Fabiano Belfiore


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.

 

Articolo tratto interamente da LInfAlab



Photo credit Pierre Dalous (Opera propria) [CC-BY-SA-3.0 o CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons



Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.