mercoledì 16 ottobre 2013
Mutoid, cultura del riciclo e riuso creativo
Articolo da Voci Globali
[Traduzione e sintesi a cura di Davide Galati e Daniela Versace del post originale pubblicato su PocketCultures. La Mutoid Waste Community è una comunità di creativi, tra cui molti inglesi e alcuni italiani, che ha sede in Romagna ed è sotto minaccia di sfratto. La campagna pro Mutoid ha avuto vasta eco sui media italiani: Lucy Chatburn di PocketCultures è andata a intervistarli.
In questa storia ci piace l'accento sul tema del riciclo e riuso, che vediamo in parallelo con l'ambito dei social media, dove spesso gli utenti stessi di questi mezzi di comunicazione diventano produttori attraverso la trasformazione o il remix di contenuti altrui. Richiamando l'opera di Lawrence Lessig auspichiamo che nell'online il concetto tradizionale del copyright venga modificato al fine di favorire lo sviluppo di queste forme di espressione collettiva e di condivisione sociale.]
Mutoid must stay [I Mutoid devono restare]. Il manifesto era affisso sulla vetrina di una piccola libreria di Santarcangelo di Romagna, città natale di mio marito, in Italia.
Camminando nell’area pedonale del centro, abbiamo notato lo stesso manifesto in un bar, poi in un negozio e quindi in un altro: era evidente che stava succedendo qualcosa!
I Mutoid sono da anni parte integrante della vita di Santarcangelo ma non sono mai stati così visibili prima d’ora. Chiedendo in giro, abbiamo scoperto che rischiano di subire uno sfratto dall’area in cui si sono stabiliti e per tale ragione la gente di Santarcangelo si è mobilitata per sostenerli.
Non tutte le città accetterebbero una comunità di controcultura al suo interno, ma Santarcangelo non è una città qualsiasi. Potrà anche essere considerato un piccolo centro, distante chilometri da Roma o Milano, ma non può per nulla essere considerata una retroguardia. Rappresenta la dimora di un numero impressionante di artisti e scrittori e di frequente vi si organizzano eventi culturali: letture, laboratori, mostre di arte, degustazioni di vini. L’ospitalità della Romagna è famosa in tutt’italia, e gli stranieri sono accettati nelle comunità senza alcun problema.
I Mutoid sono un ampio collettivo di artisti, scultori, performer, o altri creativi che hanno fatto di Santarcangelo la loro casa. Quello che li rende speciali è che i loro prodotti sono creati con materiale di scarto: quello che noi decidiamo di buttare. Non perché, attualmente, il riciclo sia oramai di moda in Europa, ma per un desiderio di limitare i rifiuti, per dare nuova vita agli oggetti. Ascoltando la loro storia, mi sono trovata a tracciare paralleli con certi musicisti impegnati nel recupero ossessivo di pezzi ormai completamente dimenticati del funk anni ’70 per campionarli nei loro remix.
Originari di Londra, i Mutoid sono stati invitati a prendere parte ad un Festival che si tiene ogni anno a Santarcangelo, e da quel momento, una parte del gruppo, ha deciso (con il beneplacito del sindaco) di rimanere per un po’. Vent’anni dopo, sono ancora lì. La loro comunità vive al di fuori delle normali regole sociali, ma questo non ha impedito loro di integrarsi, nel corso degli anni, nel tessuto sociale di Santarcangelo. Collaborano peraltro con il Comune, tenendo dei laboratori sulla creatività e sul riciclo nelle scuole locali e negli asili. Negli scorsi tre anni i Mutoid hanno allestito anche le decorazioni natalizie di Santarcangelo: dei pezzi originali splendidi, fatti con plastica usata e altri oggetti che verrebbero comunemente considerati immondizia.
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Fonte: Voci Globali
Autore: redazione Voci Globali
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Articolo tratto interamente da Voci Globali
Photo credit Libera Valente caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons
1 commento:
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il riciclo è un'arte.
RispondiEliminaAmmiro molto queste persone ,veri artisiti.
Buona serata
lu