Articolo da Soldiblog.it
Per chi non si accontenta del preoccupante quadretto che viene fuori dal rapporto del Cnel sul mercato del lavoro, ecco che arrivano anche i dati dell’Istat sulla disoccupazione relativi al mese di agosto 2013 a rendere ancora più allarmante lo scenario.
L’Istituto nazionale di statistica, infatti, rivela che il tasso di disoccupazione è del 12,2%,
ossia +0,01% rispetto a luglio 2013 e +1,5% rispetto ad agosto 2012, in
pratica lo stesso (pessimo) livello raggiunto a maggio e che
rappresenta il peggior risultato da gennaio 2014, quando sono iniziate
le serie mensili, e anche dal primo trimestre 1977, quando sono iniziate
le serie trimestrali.
I dati peggiori sono quelli che riguardano i giovani tra i 15 e i 24 anni, che ad agosto è aumentata dello 0,4% rispetto a luglio 2013 e del 5,5% rispetto ad agosto 2012, raggiungendo il 40,1%, anche in questo caso un record nelle serie mensili e trimestrali. Circa 667mila ragazzi, ossia l’11,1% di questa fascia d’età, sono in cerca di lavoro.
In Italia in totale ad agosto 2013 sono stati registrati 22 milioni e 498mila lavoratori occupati, l’1,5% (347mila) in meno dell’anno scorso, con il tasso di occupazione attestato sul 55,8%, lo 0,8% in meno di agosto 2012.
I disoccupati sono 3 milioni e 127mila, cioè 42mila in più di luglio 2013 e 395mila in più di dodici mesi prima.
L’occupazione femminile è cresciuta dello 0,5% su base mensile e dello 0,4% su quella annuale, ma è diminuita l’occupazione maschile dello 0,4% rispetto a luglio 2013 e del 2,8% rispetto ad agosto 2012.
È diminuito il tasso di inattività che ora è del 36,3%, lo 0,1% in meno di un mese prima e lo 0,2% in meno di un anno fa: in pratica il numero di persone di età compresa tra i 15 dei 64 anni che sono inattive è sceso dello 0,3% (42mila unità) rispetto a luglio 2013 e dello 0,8% (113mila persone) rispetto ad agosto 2013.
Fonte: Soldiblog.it
Autore: Lucia Resta
Licenza:
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic License.
Articolo tratto interamente da Soldiblog.it
La cosa preoccupante è il silenzio da parte di chi sarebbe deputato a risolvere anzi viene fatto l'esatto contrario ma anche da parte nostra c'è colpa, la disoccupazione, la crisi, i licenziamenti sono rilegate a chiacchiere da bar, si continua come se non fosse un problema di tutti ma solo di pochi e non va bene.
RispondiEliminaCiao Cavaliere e buona serata.
L'ho letto anch'io, e mi dichiaro personalmente parte in causa...
RispondiEliminaCiao Cavaliere.