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giovedì 9 ottobre 2025

Ricordiamo Jane Goodall

Jane Goodall


Articolo da Centro Studi Sereno Regis

Osservare e interagire con gli scimpanzé

Jane Goodall, etologa e antropologa britannica, è morta il 1° ottobre 2025. Straordinaria e coraggiosa ricercatrice, nella sua lunga vita ha arricchito la conoscenza scientifica con una nuova comprensione delle competenze e abitudini degli scimpanzé, primati che condividono con la nostra specie circa il 98,6% del DNA: dal punto di vista genetico, gli scimpanzé sono più simili agli uomini che ai gorilla. Ma la sua fama è dovuta non solo ai risultati delle sue ricerche, ma alle incessanti attività che l’hanno vista impegnata, fino alla tarda età, a far conoscere, a far rispettare e a proteggere queste straordinarie creature.

Jane Goodall ha scritto numerosi libri – i più noti dei quali sono: La mia vita con gli scimpanzé (1988), e L’ombra dell’uomo (1972, poi nuova edizione1988). Nel 1977, la scienziata ha fondato il Jane Goodall Institute, organizzazione che si occupa dello studio e della protezione dello scimpanzé, con sedi in vari Paesi del mondo per mettere in pratica programmi di sviluppo e di protezione dell’ambiente in diverse zone dell’Africa.

Inoltre, è fondatrice del programma Roots e Shoots che ha lo scopo di insegnare ai giovani i significati di conservazione, ambiente e attività umana. Il suo libro più recente, pubblicato nel 2021 con Douglas Abrams, ha per titolo ‘The Book of Hope: A Survival Guide for Trying Times’. In questo ‘libro della speranza’ Jane si concentra su “Quattro motivi di speranza”: lo straordinario intelletto umano, la resilienza della natura, il potere dei giovani e l’indomito spirito umano, associando le sue riflessioni alle straordinarie esperienze di ricercatrice.

Il sito italiano dell’Istituto Jane Goodall è ricchissimo di informazioni sulle ricerche e sulle iniziative di questa donna straordinaria.

Un contributo alla nonviolenza nel Novecento

Ma in questa circostanza mi fa piacere ricordare un evento in cui il Centro Studi Sereno Regis ha avuto occasione di presentare la figura di Jane Goodall. Il 2 novembre 2018 presso il CSSR fu inaugurata la Mostra “100 anni di pace”:  essa offriva al pubblico una carrellata di immagini e testi che illustravano storie di nonviolenza dal Novecento a oggi. La mostra era organizzata in tre sezioni: No alla guerra: superare l’idea di nemico; “Satyagraha”: la forza della nonviolenza per costruire giustizia; Gaia, la nostra casa comune: fare la pace con la Natura.

All’interno della terza sezione, alcuni dei pannelli illustravano “presenze e potenzialità delle donne”: tra le protagoniste si trovava anche Jane Goodall.  Mi piace proporre un ricordo di lei proprio a partire da quella mostra, nella quale la sua figura è collocata nell’ambito della prospettiva nonviolenta, all’interno della sezione dedicata a Gaia, la nostra casa comune.  La mostra era affiancata dalla presentazione di alcuni personaggi, recitati da studenti e studentesse che ne impersonavano la storia e le vicende.  Tra di essi c’era Jane Goodall, che si è presentata con le parole che seguono.


Autore: 
Elena Camino

Licenza: Licenza Creative Commons

Articolo tratto interamente da 
Centro Studi Sereno Regis 

Photo credit Muhammad Mahdi Karim (GFDL 1.2 or FAL), via Wikimedia Commons


2 commenti:

  1. ciao cavaliere sono marianna sai questa volta nel mio blog mi sono imbattuta ha scrivere di amore sai è difficile la foto che hai pubblicato sai parla di amare e non lai ti aspetto

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