Dies
Il sole brucia implacabile, uguale,
le stoppie gialle del pian vaporoso,
l’azzurra volta del ciel luminoso
riflette in terra la fiamma estivale.
Non move foglia. La vita animale
langue in un grave sopor neghittoso:
turba la pace al meriggio affannoso
solo un molesto frinir di cicale.
Sull’erba verde, nel bosco frondoso,
fresco t’ho fatto di fiori un guanciale
e tu vi adagi le membra al riposo.
Dormi discinta nell’ombra ospitale
ed io contemplo con l’occhio bramoso
l’onda del petto che scende e che sale.
Olindo Guerrini
Per una volta tamto sono il primo a scriverti. Trovo che questa poesia sia molto in linea con quello che stiamo passando sulla terra. Qui in Francia le vigne sono in buona parte bruciate a causa del calore e della mancanza d'acqua. Sono stati trovati morti a terra degli uccellini appena nati che cercavano di fuggire dal nido troppo caldo. Già nel mio giardino le mangiatoie per uccelli continuano a restare piene e quindi mi chiedo se anche i genitori stiano patendo per la calura. In certe zone si è arrivati a 42° e se continua così fra qualche anno, al posto delle vigne si impianteranno palme, datteri e banane (come cantava molti anni fa Renzo Arbore).
RispondiEliminaSperiamo bene ma, personalmente, penso che i nostri pronipoti si troveranno in una brutta situazione. Buon proseguimento di settimana.
Situazione simile in molte parti del mondo.
EliminaCaro Vincenzo, io la penso come Elio, mi pare che ne avevo parlato tempo fa di come la penso, sicuro che i nostri nipoti e pro nipoti troveranno molto poco.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ricordo Tomaso, speriamo bene per il futuro.
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