Marina
I carri d'argento e di rame -
Le prue d'acciaio e d'argento -
Battono la schiuma, -
Sollevano i ceppi dei rovi.
Le correnti della landa,
E i solchi immensi del riflusso,
Filano circolarmente verso est,
Verso i pilastri della foresta, -
Verso i fusti del molo,
Il cui angolo è investito da turbini di luce.
Arthur Rimbaud
Non ce che dire, caro Vincenzo, stupenda poesia.
RispondiEliminaSono bei versi.
EliminaVeramente bello questo componimento, Rimbaud è tra i poeti che rileggo più di frequente *__*
RispondiEliminaI suoi versi sono favolosi.
Eliminache aggiungere...
RispondiElimina