martedì 9 maggio 2017

Qualità dell'aria: l'Italia è il paese europeo con più morti per polveri sottili


Articolo da Tekneco

Nuovamente sotto la lente d’ingrandimento la qualità dell’aria italiana.

Il 27 aprile la Commissione europea ha infatti inviato un nuovo monito al nostro Paese, nel documento si legge: “La Commissione europea esorta l'Italia ad adottare azioni appropriate contro l'emissione di PM10 al fine di garantire una buona qualità dell'aria e salvaguardare la salute pubblica, dal momento che tale paese non è ancora riuscito a risolvere il problema dei livelli persistentemente elevati di polveri sottili (PM10), che rappresentano un grave rischio per la salute pubblica”.

E a spaventare sono anche i numeri, i più alti in Europa, che il documento sottolinea: “Ogni anno l'inquinamento da polveri sottili provoca nel paese più di 66 000 morti premature, rendendo l'Italia lo Stato membro più colpito in termini di mortalità connessa al particolato, secondo le stime dell'Agenzia europea dell'ambiente”.

La lettera fa seguito alla messa in mora dello scorso giugno, ora il nostro Paese ha due mesi di tempo per attivarsi se vuole evitare la Corte di Giustizia dell’UE.

Secondo la Commissione superano il limite giornaliero le zone situate in Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Lazio e Sicilia.

Eccedono, invece, i valori soglia annuali Venezia, Treviso, Vicenza, Milano, Brescia, due zone della Pianura padana lombarda, Torino e Valle del Sacco (Lazio).

Oltre all’Italia, il provvedimento interessa altri Stati membri: Belgio, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria, mentre per Bulgaria e Polonia si attende la decisione della Corte europea di giustizia.

La direttiva europea sulla qualità dell’aria

In passato l’Italia era stata già ritenuta responsabile della violazione della direttiva sulla qualità dell’aria (biennio 2006-2007) ma, evidentemente, le misure adottate non sono risultate efficaci.
Le polveri sottili, conosciute anche come “PM10”, vengono generate dalle attività connesse al consumo di energia: dal riscaldamento al raffrescamento degli edifici, dal settore dei trasporti a quello dell’industria e dell’agricoltura.

Questo particolato in sospensione nell’aria è in grado di incidere in modo negativo sulla qualità della vita dei cittadini. L’esposizione a dosi massicce può provocare asma, problemi cardiovascolari e tumore ai polmoni. Si parla spesso del numero di morti su strada e poco di PM10 che è addirittura responsabile di un numero di decessi maggiore: nella sola Italia sono 66000 le vittime per polveri sottili.

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Fonte: 
Tekneco

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Tekneco 



2 commenti:

  1. ..e ti pare che a Pomezia ancora non riescono a spegnere l'incendio?!? Mo vado pure io con l'innaffiatoio... sgrunt!!

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    1. Tra parentesi, bisogna ancora valutare l'impatto e i danni sulla popolazione.

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