Articolo da Link Coordinamento Universitario
Come ogni anno nei mesi di agosto e settembre gli studenti universitari devono far fronte al caro affitti, emergenza nazionale aggravata dall'assenza di politiche pubbliche per il calmieramento degli affitti e di investimenti per l’apertura di residenze nelle città universitarie.
Quest’anno i dati pubblicati da immobiliare.it registrano un incremento medio dei canoni locativi del 4%, frutto della speculazione edilizia e di una ormai strutturale mancanza di politiche abitative studentesche nel nostro Paese.
Da anni denunciamo che il numero di posti alloggio per fuori sede è gravemente insufficiente a coprire gli idonei al servizio di alloggio, infatti secondo il rapporto sulla condizione studentesca del CNSU, i beneficiari di posto alloggio rappresentano il 30% rispetto agli idonei.
Gli studenti fuori sede sono quindi costretti a sostenere costi altissimi soprattutto per coprire le spese per l’alloggio, e spesso evitano di allontanarsi dalla sede o addirittura viene meno la possibilità di proseguire il percorso formativo oltre il primo livello. Indice di questa tendenza è il continuo aumento di studenti pendolari soprattutto tra gli studenti in condizione socio economiche svantaggiate. Nel contesto europeo l’Italia, rappresenta il secondo paese con la più alta percentuale, di studenti che vive in casa con i genitori. Infatti, secondo i dati di Eurostudent.eu il 75% degli studenti italiani rimane nel nucleo abitativo familiare contro il 24% della Germania, il 34% della Francia.
E’ inaccettabile che gli studenti e le famiglie debbano sostenere, per un posto letto, una media di 350 euro di affitto, e che i governi da anni non prevedano misure sostanziali per una copertura adeguata dei posti alloggio e anzi continuino con le politiche di smantellamento del diritto allo studio universitario.
E’ per questo che da mesi stiamo raccogliendo le firme per presentare All In – una legge di iniziativa popolare sul diritto allo studio universitario, che chiede un aumento dei finanziamenti al diritto allo studio e investimenti sostanziali in politiche abitative per gli studenti.
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Fonte: Link Coordinamento Universitario
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