giovedì 15 settembre 2016

Piacenza, operaio travolto e ucciso durante un picchetto USB



Articolo da Radio Onda d’Urto

Poco prima della mezzanotte tra mercoledì 14 e giovedì 15 settembre, Abdesselem El Danaf, 53enne operaio, padre di cinque figli,  egiziano, in GLS dal 2003, è stato travolto da un tir e ucciso mentre partecipava a un picchetto organizzato dal sindacato di base USB fuori dall’azienda di logistica GLS a Montale, frazione di Piacenza.

A guidare il tir un 43enne italiano, che avrebbe cercato di sfondare il picchetto,  iniziato dopo che l’azienda si era rimangiata una serie di aperture nella lotta in corso da mesi per la stabilizzazione di 13 lavoratori precari e il rispetto dei diritti nel settore della logistica.

L’Usb denuncia: “Il conducente del camion che ha travolto e ucciso il lavoratore e’ stato incitato a  forzare il picchetto da un addetto vicino all'azienda.”Gli urlavano ‘parti, vai!’ e quello e’ partito investendo il nostro compagno”.

L’autista è ora accusato di omicidio stradale.

In collegamento con noi da Piacenza, alle 7.20, Riccardo Germani, dell’Usb, che denuncia ai nostri microfoni cosa è accaduto, con precise accuse nei confronti di un dirigente dell’azienda che avrebbe incitato gli autisti a forzare il blocco Ascolta o scarica qui.

Dall’esterno del magazzino Gls di Montale, dove si trova un presidio permanente, abbiamo raggiunto anche MariaTeresa, di Usb, alle 7.45 Ascolta o scarica qui.


Ore 12.00 un aggiornamento con Riccardo Germani, dell’USB che ci racconte delle iniziative e delle mobilitazioni già in corso e di quelle in programma Ascolta o scarica qui.


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Fonte: Radio Onda d’Urto 

Autore: redazione Radio Onda d’Urto

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Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto 


1 commento:

  1. Inutile dire che "stiamo alla frutta"... dove il delirio dei lavoratori sfocia in un disastro irreparabile! peggio è che nonostante ciò che accade, si finge soltanto di risolvere i gravi problemi di questo settore così lesionato. Per il lavoratore che ha perso la vita, non posso che esprimere profondo dolore, dispiacere e cordoglio per la famiglia.

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