giovedì 5 marzo 2015

Plas crab: trasformare gli scarti organici in grafene

 
Articolo da LInfAlab

Secondo l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) un italiano produce annualmente 550 kg di rifiuti urbani pro capite, ovvero circa 1,5 kg al giorno. Di questi la maggior parte sono i rifiuti alimentari: una vera risorsa che finisce nei bidoni della spazzatura. Ogni anno un terzo del cibo prodotto lungo la filiera alimentare diventa scarto e circa 800 milioni di persone sono sottonutrite. In tutta Europa si sprecano più di 100 milioni di tonnellate di cibo all’anno. Come possiamo riutilizzare tutta questa spazzatura? Il progetto di ricerca Plas Crab, mira a trasformare gli scarti organici in grafene, il materiale delle meraviglie, ed idrogeno rinnovabile.

La nuova ricerca, portata avanti dal Centre For Process inglese, ha l’obiettivo di far diventare i rifiuti alimentari una risorsa fondamentale per la nascente industria del grafene. Questo materiale dalle innumerevoli applicazioni ha trovato un limite alla sua commercializzazione per i notevoli costi di produzione industriale. Eppure oggi sembra esserci una novità una novità:

«insieme a un innovativo reattore al plasma a bassa energia sarà possibile convertire i biogas da digestione anaerobica, soprattutto metano e anidride carbonica, in carbonio grafitico (da cui arriva il grafene) e idrogeno rinnovabile»

spiega il capoprogetto Neville Slack del CPI inglese.

Secondo lo scienziato la produzione su larga scala non sarà imminente poiché è necessario effettuare un test in cui 150 tonnellate di alimenti saranno trasformati in 25.000 metri cubi di biogas e poi in carbonio grafitico ed idrogeno rinnovabile. Gli avanzi di cibo saranno trattati in un ambiente privo di ossigeno e verranno digeriti e decomposti ad opera di batteri anaerobi formando il biogas, costituito prevalentemente da anidride carbonica e metano e già utilizzato per generare elettricità e calore.

Continua la lettura su LInfAlab

Fonte: LInfAlab


Autore: Chiara Serafini


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.

 

Articolo tratto interamente da LInfAlab



3 commenti:

  1. Ciao Cavaliere, queste sono le notizie che ci fanno ben sperare per il futuro…ma non ci assolve certo da tutti gli sprechi e i disastri che continuiamo a fare!

    RispondiElimina
  2. Ecco delle notizie da far circolare, e non solo quelle tragiche!!!
    Sembra che per l'avvenire ci sarà una grande speranza...
    Ciao e buona serata caro Vincenzo.
    Tomaso

    RispondiElimina
  3. Sono d'accordo con Carmen, speriamo che iniziative come questa diventino ordine del giorno per un mondo migliore.
    Un abbraccio

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.