Articolo da Il Corsaro - l'altra informazione
Una notte in coda davanti al centro per l'impiego per una borsa lavoro da 650 euro al mese della durata di sei mesi. Peggio di qualsiasi caporalato. Presi per fame e per disperazione, numerosi disoccupati over 30 nelle Marche sono stati costretti ad un'umiliante notte all'addiaccio, per di più d'inverno, per poter presentare la domanda.
La Regione Marche ha infatti deciso di assegnare le 472 borse in ordine cronologico: i primi arrivati a consegnare la domanda, tra coloro che hanno i requisiti, avranno diritto a fruire della borsa. La decisione non ha mancato di suscitare numerose polemiche per la scelta di mettere i disoccupati uno contro l'altro in una drammatica guerra tra poveri.
Sia leggerezza o sia superbia, le modalità scelte per il bando hanno dimostrato una distanza abissale tra le burocrazie e i potentati politici regionali e il mondo del lavoro. Che la scelta sia stata fatta consapevolmente o meno, rispetto agli effetti causati, quanto ne risulta è un'incapacità del pubblico di prendersi in carico il dramma dell'assenza di lavoro, persino nel momento in cui bandisce delle posizioni.
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Fonte: Il Corsaro - l'altra informazione
Autore: il Corsaro
Licenza:
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
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Sia leggerezza o sia superbia, le modalità scelte per il bando hanno dimostrato una distanza abissale tra le burocrazie e i potentati politici regionali e il mondo del lavoro. Che la scelta sia stata fatta consapevolmente o meno, rispetto agli effetti causati, quanto ne risulta è un'incapacità del pubblico di prendersi in carico il dramma dell'assenza di lavoro, persino nel momento in cui bandisce delle posizioni.
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Povera Italia...
RispondiEliminaFelice martedì
Paolo
Questo è il progresso italiano caro Vincenzo.
RispondiEliminaCaio e buona serata caro amico.
Tomaso
Come Ponzio Pilato, invece di studiare una soluzione che potesse almeno dare una parvenza di equità, hanno preferito "lavarsi le mani" optando per questa scelta incivile. Tuttavia ciò è solo il dito che punta alla luna, occorre guardare oltre ed accorgersi che ciò è solo l'inizio della scellerata politica del lavoro Renziana. Saluti Cavaliere, a presto
RispondiEliminaCiao Cavaliere, ma è terribile…non c'è limite al peggio..
RispondiEliminaSarà dura... e molto.
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