mercoledì 23 giugno 2021
Le cicale di Giosuè Carducci
Le cicale
Cominciano agli ultimi di giugno, nelle splendide
mattinate; cominciano ad accordare in lirica
monotonia le voci argute e squillanti.
Prima una, due, tre, quattro, da altrettanti alberi;
poi dieci, venti, cento, mille, non si sa di dove,
pazze di sole; poi tutto un gran coro che aumenta
d'intonazione e di intensità col calore e col luglio, e
canta, canta, canta, sui capi, d'attorno, ai piedi
dei mietitori.
Finisce la mietitura, ma non il coro. Nelle fiere
solitudini sul solleone, pare che tutta la pianura
canti, e tutti i monti cantino, e tutti i boschi cantino...
4 commenti:
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bellissima poesia!
RispondiElimina👍
EliminaE i grilli, e le rondini... stagionali sottofondi musicali, indimenticabili e molto evocativi!
RispondiEliminaContorno di un'atmosfera estiva.
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