venerdì 4 giugno 2021

Il futuro della realtà virtuale

Articolo da Mondo alla Rovescia

Mark Zuckerberg ha dichiarato: «Entro il 2030 le nuove generazioni di Oculus permetteranno agli utenti di teletrasportarsi da un luogo all’altro senza muoversi dal divano». Secondo il milionario fondatore di Facebook in meno di una decina d’anni vivremo a pieno tutte le potenzialità della realtà virtuale. Questa diventerà a tutti gli effetti parte integrante della nostra vita quotidiana. La realtà virtuale diventerà fondamentale tanto per il nostro intrattenimento che per le nostre attività lavorative di ogni giorno.

Utilizzare visori di realtà aumentata ci permetterà movimenti senza limiti, senza correre i pericoli legati agli spostamenti su reali mezzi di trasporto, senza affrontare esosi costi di viaggio, limitando di molto l’inquinamento legato ai trasporti. 

Sarà veramente così? Nel giro di pochi anni la realtà virtuale cambierà completamente il nostro modo di concepire lo spazio, il tempo e la socialità? Non lo sappiamo, gli esperti si dividono. La realtà virtuale ha vissuto diversi momenti, incontrando diversi entusiasmi, a fasi alterne. Pochi anni fa il lancio dei visori per la realtà virtuale era stato accolto come una vera e propria rivoluzione. Questi dispositivi hanno acceso quindi un caldo interesse, ma non si è assistito al grande boom di vendite che le grandi case dell’high-tech avevano previsto.

Tuttavia, la realtà virtuale ha iniziato a costruirsi le sue nicchie di mercato sempre più significative. Inoltre, le difficoltà vissute nel 2020 hanno portato a grandi mutamenti per quanto riguarda gli spostamenti a livello globale. Per mesi viaggiare è diventato difficile per la maggior parte della popolazione del pianeta. In un quadro come questo, la rete e la realtà virtuale hanno svolto un ruolo importantissimo. In questi mesi è cresciuto in modo significativo l’interesse per i dispositivi che permettono di “trasportarsi” virtualmente in ogni parte del mondo. Oggi diversi dispositivi permettono di realizzare vere e proprie riunioni virtuali, guardando i nostri interlocutori attraverso appositi visori, oppure riproducendo la loro immagine realistica e dettagliata, in tempo reale, grazie a degli ologrammi. Quello che fino a pochi anni fa era fantascienza, oggi è una realtà. È una realtà che riguarda nicchie di mercato piuttosto ristrette, ma l’interesse va crescendo.  

Al momento, infatti, sono sempre di più i settori in cui la realtà virtuale gioca un ruolo importante. Nel campo del marketing, ad esempio, la realtà virtuale permette un significativo aumento del customer engagement. Quando un cliente non può visitare uno store fisico, la realtà virtuale rappresenta un’ottima alternativa. Gli utenti possono immergersi in un ambiente simulato sempre più realistico, interagendo direttamente con il brand. Questo consente una buyer experience unica, immersiva e sempre più personalizzata. I grandi marchi si avvicinano sempre di più ai loro clienti e alle loro inclinazioni, ricavando dall’interazione virtuale una mole di dati preziosissimi.  Anche in Italia cresce l’interesse per questo tipo di marketing. Secondo una ricerca svolta da Capterra su un campione di 990 italiani, il 65% ha dichiarato di aver utilizzato o di voler utilizzare la realtà virtuali per fare acquisti. Di questi solo il 9% afferma di aver già fatto esperienza della cosa e il 56% si dichiara interessato e propenso a sperimentare.

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Fonte: Mondo alla Rovescia

Autore: Claudio Rossi 


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Articolo tratto interamente da Mondo alla Rovescia


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