sabato 19 giugno 2021

Sindacalista travolto e ucciso durante una manifestazione



Articolo da GlobalProject

Ucciso durante uno sciopero nazionale della logistica alla Lidl di Biandrate, nel "profondo Nord" produttivo. Assassinato da un camionista che ha forzato il blocco di lavoratori perché aveva fretta di scaricare la merce. 

Si, la merce; quella che non ha mai smesso di circolare anche durante i mesi più duri di pandemia, quella per cui si passa anche oltre la vita degli esseri umani, calpestandola e trucidandola come rulli compressori.

Adil Belakhdim era coordinatore interregionale del sindacato Si Cobas e aveva soli 37 anni: una vita passata tra sfruttamento e riscatto operaio, in quel far-west della logistica che un anno e mezzo di pandemia non hanno fatto altro che peggiorare. Un far-west dove non ci sono cow-boy, ma grandi e piccoli interessi padronali, infiltrazioni mafiose, un mercato del lavoro dove regnano cottimo ed esternalizzazioni e dove i diritti si affermano solo con lotte dure ed estenuanti.

Le prime notizie che sono circolate hanno derubricato l'accaduto come “incidente”, ma stando a quanto hanno raccontato i lavoratori presenti al presidio, l’autista dopo una discussione con i manifestanti ha forzato il blocco della protesta per entrare nel magazzino “investendo i lavoratori, tra cui Adil”, e “lo ha trascinato per una ventina di metri. Non può non essersene accorto“. Il camion ha urtato e ferito anche altri due manifestanti che si trovano ora in ospedale ma non sono gravi. Le circostanze e la dinamica sono adesso al vaglio delle forze dell’ordine.

Oggi era in programma uno sciopero nazionale della logistica, si era deciso di manifestare davanti ai cancelli dei maggiori depositi di merci, perché da settimane è in atto un attacco coordinato tra “padroni”, Confindustria e governo Draghi rispetto a diritti conquistati in anni di lotte sindacali.

L'omicidio, perché di questo si tratta, di Adil avviene al culmine di una escalation di violenza contro le sigle sindacali che da anni portano avanti una lotta quotidiana per la difesa di lavoratori e lavoratrici.

In questi ultimi giorni, soprattutto sindacalisti del Si Cobas, hanno subito una serie di aggressioni e intimidazioni.

Cariche alla Fedex TNT di Piacenza, arresti, i fogli di via e le multe contro gli scioperi, aggressioni armate di body guard e crumiri a San Giuliano e Lodi, passando per i raid punitivi alla Texprint di due giorni fa, sono parte di un unico disegno che vede uniti padroni e criminalità organizzata per fermare con la forza e la violenza gli scioperi dei lavoratori. 


Continua la lettura su GlobalProject




Autore: redazione GlobalProject

Licenza: Creative Commons (non specificata la versione


Articolo tratto interamente da GlobalProject   


6 commenti:

  1. Una cosa chein un paese civile non dovrebbe succedere. Ma noi non siamo un paese civile.

    RispondiElimina
  2. Altro che incidente.
    Spero che il colpevole non rimanga impunito!

    RispondiElimina
  3. Una notizia terribile, che segue quella dell'assassinio dei due bambini e del signore, vicino Roma, e il disastro colpevole della funivia... Roba da non dormirci la notte... Che mondo orrendo...
    Un saluto.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.