L'autunno malato
tu morirai quando la bora
soffierà nei roseti
quando avrà nevicato sui frutteti
Povero autunno
muori in candore e in ricchezza
di neve e frutta mature.
All'orizzonte volteggiano gli sparvieri
sulle ondine sciocchine, verdi i capelli e nane,
che amato non hanno mai
Nelle radure lontane
i cervi bramire ascoltai
E come amo, o stagione, come amo i rumori tuoi
i frutti che cadono senza che alcuno li colga
il vento e la foresta che piangono
finché lacrime hanno, d'autunno, a foglia a foglia
Le foglie fragili al piede
un treno che corre
la vita scorre.
Guillaume Apollinaire
Bella poesia caro Vincenzo, io non l'aveva mai sentita, grazi.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Sereno pomeriggio.
EliminaBella!
RispondiEliminasinforosa
Sono felice che ti sia piaciuta.
EliminaWooowwww!
RispondiEliminaSono bei versi.
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