Il Parlamento ha definitivamente approvato il DDL Buona Scuola, avallando un modello di scuola di tipo aziendalistico, sottoposto ai diktat di un “preside-manager”, alla costante ricerca di finanziamenti privati. Suscitano sdegno e delusione la mancanza di un reale confronto con noi studenti, docenti, precari, abilitati e abilitandi, che in questi mesi abbiamo riempito le piazze di tutto il paese veicolando la nostra idea di scuola pubblica, in netta antitesi rispetto al contenuto del DDL.
Drammatico è il bilancio per la politica di reclutamento e dell’accesso all’insegnamento. Noi manifestiamo il nostro dissenso e continueremo a batterci in special modo per il riconoscimento del valore concorsuale al percorso di TFA. Questa è l’unica soluzione per non defraudare di ogni significato e valore l’abilitazione stessa. Rappresentiamo una preziosa risorsa per lo Stato, ma con questa riforma sperimenteremo serie limitazioni all’accesso a supplenze lunghe in copertura di posti vacanti, che non solo nei fatti verranno significativamente ridotte per effetto del piano di razionalizzazione previsto da questo ddl, ma in maniera incostituzionale ci verranno precluse dopo 36 mesi di servizio.
E’ inaccettabile che il Governo escluda gli abilitati più giovani dal piano di assunzioni, senza tenere conto delle effettive esigenze e del valore aggiunto che essi rappresentano per il sistema scolastico.
Totalmente abbandonati e privi di risposte risultano i non abilitati, tra cui i neolaureati che dovranno ancora attendere tre anni per sperare in un nuovo reclutamento. Chiediamo quindi a gran voce un piano pluriennale di assunzioni per tutti gli abilitati, un concorso aperto ai laureati e un sistema chiaro di accesso al ruolo.
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Io non so più cosa dire, andiamo di male in peggio su tutti i fronti
RispondiEliminaNon vivo in Italia , come tu sai cara Vincenzo, ma secondo quello che sento è una vera catastrofe!!! Ciò che sta succedendo.
RispondiEliminaBuona serata amico!