venerdì 26 giugno 2015
Nelle azzurre sere d’estate di Arthur Rimbaud
Nelle azzurre sere d’estate
Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri,
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi,
e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda.
Non parlerò, non penserò a niente:
Ma l’amore infinito mi salirà nell’anima,
E andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro.
Arthur Rimbaud
3 commenti:
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Niente da dire... Rimbaud è Rimbaud, un grande!
RispondiEliminaArthur Rimbaud, se non sbaglio uno dei poeti "maledetti", ci regala delle poesie bellissime. E' interessante sottolineare che il suo andare lontano è paragonato a quello di uno zingaro. Penso che non cambierebbe idea anche se oggil lo zingaro è simbolo non solo di libertà.
RispondiEliminache dire...
RispondiElimina