lunedì 15 giugno 2015
L’odio
Articolo da Comune-info
di Alain Goussot*
In questo periodo alcuni dirigenti politici alzano la voce contro gli stranieri, quelli miserabili (non i miliardari arabi che si stanno comprando mezza Italia), quelli che scappano dalla fame, dalla guerra, dalle situazioni disumane e tragiche prodotte dalle politiche occidentali, in primis gli Usa e le multinazionali euro-statunitensi che sfruttano le risorse dell’Africa e del Medio-oriente. Quei dirigenti usano una violenza verbale, veicolata dai media, che fanno così da cassa di risonanza alla costruzione del capro espiatorio in una situazione di crisi sociale, culturale, morale, politica ed economica che sta affondando la democrazia italiana, ma anche di molti paesi europei.
La violenza verbale si accompagna purtroppo anche dalla violenza fisica di chi viene sfruttato da scafisti di tutte le nazionalità, basta vedere la vicenda di Roma (sulle vicende di Roma, Milano, Ventimiglia e, più in generale sulla situazione dei migranti in questo momento, leggi anche Migranti in trappola di Fulvio Vassallo Paleologo). L’importante è fare crescere l’odio verso i poveri del mondo che chiedono aiuto, l’importante è metterli alla gogna facendo tremare i cittadini impoveriti e impauriti con le favole sulla scabbia, il terrorismo ecc. La cosa grave è che il giornalismo italiano sembra non avere senso del pudore e della responsabilità sociale nell’influenzare l’opinione pubblica, anzi più si sbatte il mostro in prima pagina nei tg, più si dà spazi ai deliri razzisti e volgari di certi personaggi, più si amplifica il fenomeno della presunta invasione del paese. E se il paese è invaso vuol dire che siamo in guerra. Contro chi? Contro i poveri che arrivano dal Corno dell’Africa (ex colonie italiane), dal Medio-oriente (Sira, Iraq distrutti dalla guerre occidentali), dall’Africa centrale sfruttate dalle multinazionali per le sue materie prime. Non guerra alle diseguaglianza e alla povertà nel mondo e anche alle sue cause, dunque, ma guerra ai poveri.
Austerity
D’altronde che la guerra contro i poveri sia una realtà i cittadini europei se ne accorgono con le politiche di austerity che hanno avuto finora l’effetto d’impoverire la popolazione e di distruggere i sistema di diritti e di tutela dei lavoratori. Allora bisogna far crescere l’odio contro i profughi, scatenare la guerra tra i poveri facendo leva sugli istinti più bassi e incivili dell’essere umano per fare dimenticare che la crisi sociale in Italia e in Europa ha dei responsabili, cioè chi governa e conduce per conto dei mercati della finanza le politiche di distruzione dello Stato sociale per favorire il trasferimento di ricchezza verso chi è ricco e per rendere schiavi i salariati.
Come ha scritto René Girard nei suoi testi La violenza e il sacro e Il capro espiatorio, l’aggressione razzista è proporzionata non alla diversità dello straniero ma al fatto che ci assomiglia tanto, insomma aggrediamo l’altro perché è molto simile a noi e non il contrario (è quello che il filosofo francese chiama “la vendetta mimetica”). Nel caso dell’Italia con la sua storia d’emigrazione (rimossa anche se molto attuale, visto che negli ultimi tre anni hanno lasciato il paese 350.000 mila italiani) la questione diventa ancora più complicata poiché i profughi ci ricordano molte cose sulla sua storia passata e anche attuale. L’aggressività razzista e xenofoba è anche sempre lo specchio di una paura irrazionale, di una insicurezza e di un tentativo di eliminare l’altro diverso da sé per non fare i conti con se stesso, quindi con l’altro che ci sta dentro.
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Fonte: Comune-info
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Articolo tratto interamente da Comune-info
6 commenti:
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Mi vergogno profondamente di queste persone ( non si possono chiamare così) che gridano al diverso...abbiamo perso l'umanità...
RispondiEliminaL'hai detto bene, Vincenzo. Stimolano l'odio verso i poveri diavoli che giungono da noi in maniera a dir poco oscena, per distrarre l'attenzione da cose che ci rguardano direttamente... sanità che fa acqua, articolo 18 desaparecido, disoccupazione, povertà....
RispondiEliminaIn più, dimenticano quanti italiani all'inizio del '900 sono partiti per gli Stati Uniti viaggiando in terza classe come cantava De Gregori, patendo fame sete e stenti di ogni genere. Emigranti che giunti in America sono stati trattati forse peggio di tanti poveracci che giungono sulle nostre coste.
In America non mi pare ci fossero i Lampedusani che si sono fatti un mazzo tanto per aiutarli e meriterebbe più riconoscenza dallo Stato e onore da tutti quanti noi.
Io sono sempre più contenta di non avere più la Tv e di non leggere i giornaletti che danno spazio a questo "politici" dei miei stivali infangati..
RispondiEliminaE'una situazione assurda, pericolosa da una parte ridicola dall'altra..
E la maggior parte degli italiani che casca nel tranello, per ignoranza, pigrizia mentale, oppure perchè ci vuole cascare...
perchè se le fabbriche delocalizzano in serbia e in Italia non c'è lavoro, s ei politici sono dei ladri, se la mafia e la camorra camondano tutti comuni italiani, la colpa è tutta dei migranti, dei rom, dei poveri diavoli che scappano d auna guerra per finire in un posto di illusotti senza memoria storica...
Gran bel post Cavaliere, anche se avrei preferito tu non avessi avuto materiale per scriverlo.
RispondiEliminaNon sono sicuramente d'accordo con certe affermazioni e certe alzate di voce - ma il problema resta e grossissimo. Loro sono quasi sempre povera gente che fugge da povertà e guerre (non sempre perchè fra di essi si nascondo anche delinquenti e personaggi anche dell'ISIS che usano questo metodo per arrivare in europa.) Ma ci stanno invadendo - stanno arrivando in una quantità oscena - arrivano vorrebbero accoglienza e perfino qualche cosa di più alcuni - vorrebbero anche andare in altri paesi dell'Europa invece non possono e rimangono tutti ad affollare la nostra bella Italia. Il problema è che sono una quantità oscena che sporcano che non rispettano le regole italiane. Tu sei ospite di un paese che con i suoi errori e' l'unico che ti da un minino di supporto. Il minimo sarebbe rispettare le sue regole. Invece trovi gente che si lava nelle fontanelle di Milano usando detergenti che inquinano e fanno schiuma (in una fontana pubblica se vuoi bevi, ti lavi ma senza inquinare od usare bagnoschiuma o shampoo. Insomma arrivano qui e fanno quel porco che vogliono (salvo andare in un'altro paese e ce lu ritroviamo sul groppone tutti noi). Non è assolutamente giusto - la Francia da brava stronza dice "se ne occupi l'Italia" - ma abbiamo scritto Jo Condor !
RispondiEliminaL'Europa intera se ne stà lavando le mani. E' un vero schifo. Per forza poi negli italiani finisce per nascere un certo qual odio per i poveri diavoli che arrivano qui ......, Non può rimanere tutto solo e soltanto a carico dello stato e del popolo italiano come accade oramai da anni. Anche ora che la cosa è molto peggiorata in quantitativo e numero pare che non stia cambiando un granchè - anzi ! Poi tutti hanno sempre da correggere e ridire contro l'Italia - si vergogni la Francia e l'Europa Intera. E la smetta di credersi superiore a noi altri
Bellissimo articolo...
RispondiEliminaSiamo solo bravi a scaricare le colpe sugli altri, poi molto bello il tema della vendetta mimetica. Quasi quasi mi è venuto il mente l'argomento della tesina dell'anno prossimo...