venerdì 2 maggio 2014

La terra trema: recensione del film

Acitrezza Faraglioni Moon Rise Sicilia Italy Italia - Creative Commons by gnuckx

La terra trema è un film del 1948 diretto da Luchino Visconti.

Trama
Aci Trezza, porticciolo vicino ad Acireale. La famiglia Valastro vive poveramente di pesca, attività controllata da grossisti senza scrupoli. Il figlio maggiore dei Valastro, 'Ntoni, protesta contro i loro abusi, ma la sua è una rivolta che rimane solitaria.
In seguito ad una rissa iniziata con Lorenzo, grossista profittatore e spaccone, 'Ntoni è rinchiuso in prigione e quando, pagato il rilascio, ne esce, decide di mettersi in proprio con la sua famiglia. All'inizio gli affari vanno bene ma una tempesta distrugge la loro barca, i debiti aumentano, le riserve di acciughe devono essere vendute a basso costo e la famiglia si disgrega.
La sorella Lucia diviene l'amante del maresciallo del corpo di finanza di Aci Trezza, il fratello Cola diventa un contrabbandiere e la sorella Mara non può sposare il muratore che ama. 'Ntoni rimane solo e, con grande amarezza, non gli rimane che chiedere l'imbarco proprio agli sfruttatori che aveva cercato inutilmente di sfidare.

Curiosità sul film

La Terra trema avrebbe dovuto essere il primo film di un "trittico della miseria" che, secondo l'intenzione di Visconti, avrebbe dovuto descrivere, nell'ordine, la lotta dei pescatori, dei minatori nelle zolfare e dei contadini che lottano per liberarsi dall'antica schiavitù. In definitiva, Visconti riuscì a realizzare solo il primo capitolo.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit gnuckx caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons



2 commenti:

  1. Non ho visto questo film di Visconti ma ho visto un altro suo film: "Gruppo di famiglia in un interno" che fa un'analisi molto critica dei personaggi e delle dinamiche che li vede coinvolti e devo dire che mi è piaciuto davvero molto ed è ancora attuale.
    Un saluto
    Xavier

    RispondiElimina
  2. Per questo piccolo borgo di pescatori il film,e la preparazione dello stesso aveva portato allora scompiglio fra gli abitanti ma anche un momento di orgoglio e speranza.Ancora oggi,un piccolo museo presso la Casa del Nespolo ed il ricordo di qualche protagonista rendono omaggio al regista ed al film.Il posto,mi è particolarmente caro,leggo ancora oggi fra le rughe di molti pescatori tratti di quella storia.Grazie per averlo ricordato.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.