martedì 11 marzo 2014

Passa la nave mia colma d'oblio di Francesco Petrarca


Passa la nave mia colma d'oblio

Passa la nave mia colma d’oblio
per aspro mare, a mezza notte il verno,
enfra Scilla et Caribdi; et al governo
siede ’l signore, anzi ’l nimico mio.

A ciascun remo un penser pronto et rio
che la tempesta e ’l fin par ch’abbi a scherno;
la vela rompe un vento humido eterno
di sospir’, di speranze, et di desio.

Pioggia di lagrimar, nebbia di sdegni
bagna et rallenta le già stanche sarte,
che son d’error con ignorantia attorto.

Celansi i duo mei dolci usati segni;
morta fra l’onde è la ragion et l’arte,
tal ch’incomincio a desperar del porto.

Francesco Petrarca

3 commenti:

  1. Eccezionale davvero.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  2. Molto bella questa poesia, è un Petrarca inedito che ammetto di non conoscere!
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  3. Chissà perchè una poesia simile non la insegnano nelle scuole, per pirgrizia mentale secondo me.
    Un abbraccio
    Mary

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.