sabato 22 marzo 2014
12 anni schiavo: recensione del film
12 anni schiavo (12 Years a Slave) è un film del 2013 diretto da Steve McQueen.
Trama
Nel 1841, prima della guerra di secessione, Solomon Northup, talentuoso violinista di colore, vive libero nella contea di Saratoga (Stato di New York) con la moglie Anne e i figli Margaret e Alonzo. Ingannato da due falsi agenti di spettacolo, viene rapito, privato dei documenti e portato in Louisiana, dove rimarrà in schiavitù fino al 1853, cambiando per tre volte padrone e lavorando principalmente nella piantagione di cotone del perfido schiavista Edwin Epps.
Tra la crudeltà di Epps, e inaspettati quanto rari atti di bontà, lotta non solo per sopravvivere, ma anche per conservare la propria dignità. Nel dodicesimo anno della sua indimenticabile odissea, l'incontro casuale con l'abolizionista canadese Samuel Bass rappresenta per la sua vita una svolta insperata. Appresa la sua storia, Bass riesce a rintracciare la famiglia di Northup: Solomon è finalmente libero.
Tornato a casa, riabbraccia la moglie e i figli, ormai adulti. Prima dei titoli di coda veniamo informati della sua inutile battaglia legale contro i rapitori, come dell'impegno abolizionista che contraddistinse gli anni successivi alla drammatica esperienza.
Curiosità sul film
La pellicola viene distribuita nei cinema statunitensi a partire dal 18 ottobre 2013, mentre in Italia dal 20 febbraio 2014.
I primi poster della versione italiana, a differenza di quella statunitense, mostrano in secondo piano il protagonista britannico Chiwetel Ejiofor, dando invece risalto a Brad Pitt e Michael Fassbender, scelta che ha causato accese polemiche, fino a far rimpiazzare i poster con un'altra versione.
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3 commenti:
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L'ha visto mia sorella e ha detto che è una pellicola molto lenta e noiosa, mi esprimerò quando lo vedrò
RispondiEliminaUn abbraccio
Sembra interessante, da vedere!
RispondiEliminaBuon fine settimana
Xavier
Grazie per questa interessante recensione.
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