Quest'estate ho trascorso, le vacanze al sud nel mio paese d'origine e per recarmi al mare, ho dovuto spostarmi in treno. Purtroppo con mio disappunto, ho constatato che nella stazione mancavano totalmente pedane per disabili e l'ascensore era fuori servizio; avendo un bimbo piccolo ho in sostanza fatto su e giù le scale con il passeggino in braccio.
In quei momenti pensavo alle tante difficoltà che hanno le persone disabili, nel nostro paese, cosiddetto "civile"; infatti, l'Italia si conferma sempre il fanalino di coda per quanto riguarda la costruzione di strutture adeguate per questo problema e l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Ovviamente, questa grave piaga non esiste soltanto al sud; ma in tutta la penisola, perché mancano fondi sufficienti, a fatica sono varate leggi in merito, non sono realizzate strutture accessibili a tutti e persino i mezzi pubblici spesso non possiedono la pedana per consentire l'entrata a persone disabili. Purtroppo il problema, si estende anche alle abitazioni e ai negozi. Molti palazzi, soprattutto quelli non molto recenti, spesso non hanno l'ascensore fino alla fine della rampa delle scale, impedendo al disabile di arrivare al piano terra senza dover trovarsi di fronte a delle insormontabili serie di gradini.
Noi cosiddetti "normodotati", possiamo soltanto immaginare le mille peripezie che devono affrontare queste persone: scale, marciapiedi sempre troppo alti, intercapedini e gradoni; diventano dei grossi ostacoli e il completo abbattimento di queste barriere è ancora una meta lontana.
Forse basterebbero alcune regole di buona condotta anche da parte nostra (per esempio non parcheggiare con l'auto nei posteggi per disabili), senso civico e sicuramente più fondi a disposizione per l'abbattimento di queste limitazioni che ancora, caratterizzano negativamente la vita quotidiana di molte persone.
Autore: Mariangela B.
Co-autore Cavaliere oscuro del web
Photo credit guercio caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons
Cara Cavaliere, non posso darti torto! sono esperienze che le noto tutte le volte che mi reco in Italia,è vergognoso che non si faccia niente.
RispondiEliminaTomaso
Una vera vergogna!
EliminaE' di una tristezza infinita! Anche per me che son sana scendere dal treno interregionale La spezia Milano è stata una fatica a scendere... anche io ho immaginato anziani e disabili...
RispondiEliminaI treni sono un vero incubo.
Eliminai disabili,oltre ai loro problemi,devono combattere con una seria di ostacoli che impedisce loro l'avvicinamento ad una vita "quasi normale"
RispondiEliminaun caro saluto
Sono troppi gli ostacoli.
EliminaIo sono disabile e ti assicuro che i disagi li trovo sia al nord che al sud, è proprio l'Italia in generale a far schifo.
RispondiEliminaBuona giornata!
Infatti ho notato problemi anche a Milano.
EliminaIo sono disabile e ti assicuro che i disagi li trovo sia al nord che al sud, è proprio l'Italia in generale a far schifo.
RispondiEliminaBuona giornata!
Non sai quanto sono d'accordo con te. Sono anni ormai che mi batto per superare lo scoglio più grande: la maleducazione. Penso che basterebbe un pochino di sale in zucca per capire che ci sono persone che hanno delle gravi difficoltà, ma finchè uno non si trova nella condizione di avere bisogno, non lo capisce... Ciao Tullia.
RispondiEliminaTroppo poco rispetto verso il prossimo.
EliminaSono moltissime le realtà riservate ai normodotati e a volte non serve andare in stazioni più piccole. Ricordo il servizio delle iene di qualche anno fa dove uno di loro simulava di essere una persona in carrozzella in grandi città. Risultati disastrosi.
RispondiEliminaLe grandi città sono il top dei disservizi.
EliminaHai ragione su tutto, penso sempre che non si faccia mai abbastanza per chi ne ha bisogno, ma con loro bisognerebbe fare meglio. Con più facilità di movimento, diventerebbe tutto più normale per loro e per noi.
RispondiEliminaUn saluto
Sicuramente.
EliminaScusa se intervengo di nuovo ma volevo comunicarti che hai ricevuto un premio da me. Ciao
RispondiEliminaÈ un problema presente davvero in tutta la penisola. Non vedo ancora soluzione però.
RispondiEliminaInfatti i problemi restano.
EliminaRicordo di aver visto in TV, un ufficio per invalidi posto al primo piano di un edificio senza ascensore. gli impiegati scendevano in strada per sbrigare le pratiche riguardanti le persone in carrozzina. Allucinante!
RispondiEliminaBuona giornata
enrico
Sono d'accordo con te.
EliminaE le auto sui marciapiedi direttamente? Comunque, hai ragione su tutto il fronte. Mea culpa, per averlo capito di più ora che sono nonno...
RispondiEliminaI marciapiedi sono quasi impraticabili e spesso non è facile superare certi ostacoli.
EliminaQuesto problema riguarda praticamente tutto il mondo, non c'è rispetto per tutti i "diversamente abili" che secondo me è anche un termine poco simpatico.
RispondiEliminaIo sono sordomuto ma sono una persona, non mi piace essere chiamato sordomuto o diversamente abile.
Un saluto
Sono perfettamente d'accordo con la tua analisi.
Eliminaovunque in italia i posti con agevolazioni per i disabili sono davvero pochi, mi è bastato vedere una ragazza all'università che non riusciva a muoversi nelle aule perchè i passaggi fra i banchi sono troppo stretti.
RispondiEliminae di quelli che parcheggiano dove voglio senza guardare in faccia a nessuno non parliamone va'...
un abbraccio
Troppo poco rispetto in giro.
EliminaCiao Cavaliere... Hai perfettamente Ragione, ma il senso civico a volte è quasi assente, sia nei cittadini e soprattutto nelle istituzioni che per un permesso arrivano a mesi di ritardo, ma per una delibera di strisce blu in un paio d'ore firma e pennello alla mano.
RispondiEliminaI politici sono i primi a non rispettare nessuno.
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