"Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo.
Molti miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca.
Ci sono fiori dai colori diversi ed ognuno di essi é bello.
Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini, di ogni colore, vadano d'accordo e lavorino insieme, senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio volere."
Tatanka Mani
Photo credit Cornelia Kopp caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons
Non è il colore che fa l'essenza dell'uomo ma il suo essere un essere pensante. Sono le idee che dividono i popoli, sono le diverse culture e i diversi modi di gestire il libero pensiero. Non è il colore della pelle, o il colore dei petali di un fiore che fa di quest'ultimo un fiore migliore dell'altro. Ci sono fiori bellissimi ma cattivi, creati per imporsi sugli altri fiori. Ci sono fiori che invadono i giardini, se ne impossessano a discapito degli altri fiori che in quel giardino prosperavano prima che gli "invasori" arrivassero.
RispondiEliminaLa poesia è romantica, dedicata al futuro giusto per i propri figli ma, nel tempo stesso banale e sbagliata perchè continua a mettere in primo piano solo il colore. Ai miei figli insegno che non è il colore che fa un uomo migliore di un altro, ma il suo concetto di libero pensiero.
Spesso trovo molta saggezza nelle parole dei vecchi capi indiani. Vorrei tanto che tutti imparassimo a giudicare le persone per quello che sono e che fanno e non per il colore della pelle. Purtroppo se giudichiamo da ciò che dicono certi pseudo-politici o dai cori razzisti negli stadi, tanto per citare due esempi banali, la strada da fare è ancora molto lunga.
RispondiEliminabuon fine settimana
enrico
Bellissima poesia,quanta saggezza!
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