lunedì 7 ottobre 2024

7 ottobre 1970 – Alluvione a Genova



Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera

L'alluvione di Genova del 7 ottobre 1970, proseguita l'8 ottobre, si verificò a seguito di fortissime precipitazioni. Ne scaturì l'esondazione dei torrenti Bisagno, Fereggiano e Leira e la piena dei torrenti Sturla, Polcevera, Chiaravagna e Cantarena. Piogge molto intense e localizzate che sono tipiche della costa ligure e del periodo autunnale, accumularono 948 mm d'acqua in 24 ore[1][2][3][4]. La più colpita fu Genova, ma gravissimi danni si ebbero anche in altri 20 comuni della provincia tra i quali il più colpito fu Masone. Le vittime furono 43, di cui 35 morti, 8 dispersi. Gli sfollati furono oltre 2000. Il 4 novembre 2011 un evento similare colpirà fondamentalmente la stessa zona[5] e il 9 e 10 ottobre 2014 uno ancora più violento.

Molto colpiti furono i quartieri di Quezzi, Foce, Molassana, San Fruttuoso, Marassi, Brignole, Sestri Ponente e Voltri

I fatti prevalentemente furono dovuti alle forti precipitazioni avvenute il 7 e l'8 ottobre. La sera del primo giorno a Voltri avviene la violenta esondazione del torrente Leira che costerà 13 vittime accertate. Le precipitazioni continuano, sino a causare nel pomeriggio la violenta esondazione dei torrenti Bisagno e Fereggiano; soprattutto l'esondazione del primo causerà molte ed innumerevoli vittime, colpirà Marassi e Quezzi (crollò anche un'ala di uno degli edifici del Biscione[6]), principalmente, ma anche i quartieri della Foce e di Brignole furono colpiti, con le piene amplificate da concomitanti mareggiate, che non consentivano il deflusso in mare delle acque. Numerosi furono gli sfollati e le interruzioni alle forniture di gas, luce e acqua.


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