martedì 4 febbraio 2020

Una tristezza diffusa...


"Una tristezza diffusa caratterizza la nostra società contemporanea, percorsa da un sentimento permanente di insicurezza e di precarietà. E quindi molti scelgono di star bene e gratificarsi oggi, visto che il domani è senza prospettiva.
Nessuna forma di solidarietà viene percepita positivamente perché, in questa visione utilitaristica del mondo, l'umanità appare costituita da una serie di individui isolati che intrattengono tra loro innanzitutto delle relazioni contrattuali e competitive, facendo passare in secondo piano le affinità elettive e le solidarietà di ogni tipo.
Se l'estirpazione radicale dell'insicurezza appartiene ancora all'utopia modernista dell'onnipotenza umana, c'è ancora una strada da seguire, e precisamente quella della costruzione dei legami affettivi e di solidarietà, capaci di spingere le persone fuori dall'isolamento nel quale la società tende a rinchiuderle, in nome degli ideali individualistici."

Miguel Benasayag


18 commenti:

  1. Caro Vincenzo, è molto triste dover ammettere che è la verità!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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  2. In realtà è anche giusto seguire un individualismo corretto, altrimenti rischiamo di farci tutti massa informe.

    Moz-

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  3. Sì, è così ed è molto triste l'individualismo. Saluti.

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  4. E' profondamente triste ma altettanto vero.
    Nel mio piccolo, la cosa vale anche per la mia stessa situazione. Sicuramente c'è sempre più gente triste, disoccupata o occupata con contratti profondamente precari che rendono insicuri ed incapaci di vedere un futuro positivo o di poter fare scelte importanti. Il domani senza prospettive è la cosa peggiore. La solidarietà c'è sempre meno e consiste quasi sempre solo in denaro offerto, ma solo a coloro i quali sono in situazioni di povertà gigantesca. Non c'è più solidarietà ed aiuto umano. Nel mio piccolo io ho perso il lavoro da anni, nessuno mi ha mai aiutato a trovarne uno e quelli che ho trovato negli anni erano tutti sotto pagati e molto precari. Ora non risco a causa del mio sesso e dell'età a trovare più alcun lavoro e nessuno si preoccupa di questo fatto ne mi aiuta, mentre la televisionne continua solo e costantemente a parlare di disoccupazione giovanile. Non che sia bello che un giovane non riesca a trovare lavori o ne trovi solo di super precari, ma almeno la loro situazione fanno finta di prenderla in considerazione. Frase verissima. Un saluto Vincenzo, buon martedì pomeriggio, migliore continuazione di settimana ed ottimo mese di febbraio

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    1. Si sono persi tanti diritti negli anni, rimanendo in tema lavoro. Ci vogliono maggiore tutele, sia per per incentivare ad assumere persone con un età non più giovanissima e maggiore sicurezza anche per i giovani.

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  5. Non ne parliamo proprio Cavaliere oscuro... i tempi sono duri per tutti e le amarezze non mancano per nessuno, ma si può resistere, resistere, resistere...

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  6. Parole sante, il problema è convincere questi narcisisti ed individualisti dell'oggi e del "per sé" a cambiare registro.

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  7. Un modo di vivere che sta portando tutti noi alla rovina. Vorrei che l'umanità cambiasse rotta, ma ci vorrebbe consapevolezza e tutti, invece, vivono come in una campana di vetro. Sono piuttosto pessimista. Buona serata a te.

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  8. Ciao Cavaliere, senza condivisione e solidarietà non si va da nessuna parte...e anche nel campo del lavoro stiamo tornando indietro. Dove sono finite le lotte sindacali e le conquiste fatte negli anni?! E' davvero triste fare queste considerazioni, per fortuna la speranza è l'ultima a morire...

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  9. Purtroppo stiamo diventando sempre più individualisti, egoisti, incontentabili, dovremmo tutti fare un viaggio in quei luoghi dove si vive in povertà ma in grande letizia.
    sinforosa

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