sabato 24 marzo 2018

Malata e incinta, morta la donna respinta al confine della Francia



Articolo da Nuovasocietà  

Il bimbo ce l’ha fatta la madre no. È morta la madre nigeriana 31 anni trasportata al Sant’Anna di Torino dopo essere stata salvata il 9 febbraio dalla dottoressa Carola Martino dell’ospedale di Pisa, volontaria della ong Rainbow4Africa, intervenuta dopo il respingimento francese alla frontiera di Bardonecchia. Destinity, cosi si chiamava la sfortunata donna, è mancata dopo il parto cesareo con cui ha dato alla luce un bimbo che pesa solo 700 grammi e che ora si fa a gara in ospedale per farlo sopravvivere.

La “colpa”della donna, affetta da un linfoma provocato da immunodeficienza per una trasfusione infetta, era quella di voler raggiungere, accompagnata dal marito, la sorella in Francia. Ma alla frontiera del Monginevro il loro sogno si è interrotto perché è stata fatta scendere dalla corriera e nessuno ha dato ascolto alle loro richieste di aiuto e di allarme per le condizioni di salute di Destinity che con un pulmino, insieme ad altri, è stata abbandonata (o meglio scaricata) dagli agenti francesi davanti alla Stazione di Bardonecchia.

Il dato sconcertante è che nessuno si sia preoccupato di avvisare il presidio italiano della presenza di una donna in gravi difficoltà respiratorie e incinta di sette mesi. Solo la presenza di un medico nella struttura ha impedito che il dramma coinvolgesse anche il bambino.


Per i solerti francesi a quanto pare non vi è motivazione che tenga e nemmeno che valga la pena di essere esaminata. La questione apre uno squarcio sulla rigidità dei respingimenti delle autorità francesi che praticamente non fanno entrare nessuno e senza troppi scrupoli rimpatriano con pulmini fino alla stazione di Bardonecchia tutti. Anche minori non accompagnati.

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Fonte: Nuovasocietà 


Autore: 
Moreno D'Angelo


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Articolo tratto interamente da Nuovasocietà 



8 commenti:

  1. Che tristezza, quante persone soffrono davanti alla nostra totale indifferenza.
    sinforosa

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  2. Caro Vincenzo, viviamo in una società crudele.
    Ciao e buona domenica delle palme con un forte abbraccio.
    Tomaso

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  3. Non perchè voglia mettere la testa sotto la sabbia, ma l'essere "fuori dal mondo" in questo periodo mi fa ancora sperare nel genere umano, se fossi dentro la notizia perderei ogni speranza...

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