Articolo da Voce di Napoli
Il mondo del giornalismo e dello sport dice addio a Luigi Necco, volto
storico di 90esimo minuto che si è spento a 83 anni. Il celebre
giornalista napoletano è una voce storica per tutti gli amanti del
calcio, indimenticabile negli anni di Maradona. Necco era ricoverato
all’ospedale Cardarelli da circa 3 settimane.
Nel 1980 fu vittima di un attentato, nel 1981 venne gambizzato in un ristorante di Avellino da tre uomini inviati da Vincenzo Casillo, luogotenente del boss Raffaele Cutolo. Questo perché aveva parlato nel programma dell’incontro fra il presidente dell’Avellino, Antonio Sibilia, con lo stesso Cutolo e il calciatore Juary in una delle udienze del suo processo. Le sue parole a quel tempo fecero scalpore “Cutolo è un supertifoso dell’Avellino; il dono della medaglia non è una mia iniziativa, è una decisione adottata dal consiglio di amministrazione”. Napoli oggi dice addio ad un grande uomo, stroncato da una grave insufficienza respiratoria. Necco, soprattutto per i tifosi napoletani, è stato un punto di riferimento. Una voce sempre precisa e puntuale nel raccontare le dinamiche degli azzurri.
I funerali – La salma di Luigi Necco sarà esposta al pubblico nella camera ardente allestita nella cappella del padiglione monumentale dell’ ospedale Cardarelli di Napoli dove il popolare giornalista era ricoverato dallo scorso 17 febbraio e dove e’ finito a causa dell’ aggravarsi di una patologia polmonare alle 6,30 di oggi. I funerali si terranno domani alle 12 nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, in piazza degli Artisti a Napoli.
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Fonte: Voce di Napoli
Autore: Valentina Giungati
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Articolo tratto interamente da Voce di Napoli
è un pezzo del nostro calcio che va, il calcio quello vero di una volta
RispondiEliminaNiente a che vedere con il calcio business di oggi.
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