martedì 22 agosto 2017
Terremoto di Casamicciola del 1883
La zona del sisma di ieri sera e più o meno la stessa del 28 luglio 1883, quando un violento terremoto colpi l'isola. Le vittime furono 2.313, di cui la maggior parte a Casamicciola.
Leggiamo i dettagli qui sotto, tratti da Wikipedia.
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Il terremoto di Casamicciola fu un sisma che colpì l'omonima località dell'isola d'Ischia e i territori circostanti, alle ore 21:30 del 28 luglio 1883.
Alle 21.30 circa del 28 luglio 1883 un violento terremoto colpì la località di Casamicciola, nell'isola d'Ischia, e i comuni limitrofi, soprattutto Lacco Ameno e Forio. La scossa tellurica, di tipo sussultorio e ondulatorio, durò 13 secondi e fu valutata, nell'epicentro, del X grado della scala Mercalli; la magnitudo, espressa secondo la scala Richter, è stata successivamente calcolata pari a 5,8.
Le vittime furono 2.313, di cui la maggior parte a Casamicciola (1.784), Lacco Ameno (146) e Forio (345); altre vittime a Barano (10) e Serrara Fontana (28). I feriti furono complessivamente 762. A Casamicciola, che all'epoca contava 4.300 abitanti, la maggior parte delle abitazioni crollò (79,9%), le rimanenti furono danneggiate (19,9%), una sola restò illesa. Il terremoto fu avvertito con intensità molto diverse in tutta l'isola e anche nella vicina isola di Procida, inoltre a Pozzuoli e a Napoli (IV grado Mercalli).
Le prime notizie del disastro giunsero a Napoli verso la mezzanotte del giorno stesso, ma la macchina dei soccorsi (anche a causa delle difficoltà nelle comunicazioni, non funzionando più il telegrafo), si mosse con una certa lentezza, riscattata dall'eroismo dei singoli.
Le scosse di assestamento furono parecchie, la più forte fu avvertita il 3 agosto. Il sisma era stato preceduto da un fenomeno di minore intensità, dell'ordine di IX gradi della scala Mercalli, il 4 marzo 1881; le località maggiormente colpite erano state Casamicciola e Lacco Ameno; la scossa, durata sette secondi, aveva provocato 126 morti e un numero imprecisato di feriti.
Tra le vittime del terremoto vi furono anche i genitori e la sorella del filosofo Benedetto Croce, il quale - allora diciassettenne - fu estratto vivo dalle macerie.
Il meridionalista Giustino Fortunato era anche presente durante l'evento sismico e, scampato al pericolo, prestò soccorso ad un villeggiante.
Per la sua violenza e drammaticità, il terremoto entrò in locuzioni come "Qui succede Casamicciola", per dire che succede un putiferio.
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1 commento:
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le zone sismiche sono soggetti a questi episodi, anzi meno male che è stato stavolta di lieve entità
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