domenica 4 ottobre 2015

Afghanistan, Nato bombarda l'ospedale di Msf

Afghanistan in its region
 
Articolo da Radio Onda d’Urto

E’ di diciannove operatori sanitari morti e 37 feriti, oltre a un numero imprecisato di dispersi, il bilancio – provvisorio – dell’ennesima strage “collaterale” delle bombe “intelligenti” targate Nato e Usa.

Stanotte, sabato 3 ottobre, a finire sotto attacco è stato un ospedale della ong internazionale Medici Senza Frontiere in Afghanistan.

Nella notte i raid aerei statunitensi in corso sulla città afghana di Kunduz, da giorni contesa tra talebani e forze del governo di Kabul, hanno semidistrutto l’ospedale di Medici Senza Frontiere, che la stessa ong ricorda essere l’unico “centro traumatologico presente in tutto l’Afghanistan nord-orientale”.

Le forze Usa di base in Afghanistan, con una breve dichiarazione del portavoce, il colonnello Brian Tribus, hanno ammesso l’attacco aereo,  che “potrebbe avere causato danni collaterali ad una struttura medica. L’operazione città è stata realizzata alle 2.15 a.m. contro individui che minacciavano la forza” militare Usa. Il ministero degli Interni di Kabul sostiene invece che nella struttura sanitaria “si nascondessero 10-15 terroristi, tutti eliminati, anche se sono morti pure alcuni medici”. Un’accusa non fondata, al momento, su nessun dato di fatto: persino i taliban, parlando del “selvaggio attacco da parte degli americani contro un ospedale civile a Kunduz City con decine di medici, infermiere e pazienti martirizzati”, smentiscono categoricamente le affermazioni di Kabul. Zabihullah Mujahid, portavoce taliban, ha sottolineato che ‘neppure un mujaheddin dell’Emirato islamico fosse ricoverato  nell’ospedale perche’ la situazione militare prevalente a Kunduz non ci permetteva di portare i nostri combattenti in quella  struttura’.

Medici senza frontiere, dal canto suo, ha dichiarato invece di “non conoscere ancora l’esatta entità delle vittime”, lanciando poi un nuovo appello affinchè “venga rispettata la neutralità di luoghi come gli ospedali e le vite di chi vi si trova all’interno, come paziente o come operatore sanitario”, e accusando esplicitamente: “Il bombardamento è proseguito per mezz’ora dalla segnalazione alle forze armate Usa e afgane. Tutte le parti in conflitto, incluse Kabul e Washington, conoscevano le coordinate delle nostre strutture già da mesi”.
 
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Fonte: Radio Onda d’Urto


Autore: redazione Radio Onda d’Urto


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Photo credit TUBS [CC BY-SA 3.0 or GFDL], via Wikimedia Commons

 

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