domenica 7 luglio 2013

L'uomo che fuggì dal futuro: recensione del film



L'uomo che fuggì dal futuro (THX 1138) è un film del 1971 diretto da George Lucas.

Trama

L'umanità del XXV secolo si è da tempo rifugiata in agglomerati urbani sotterranei. Ma questo futuro è strettamente controllato dalle macchine, organizzato e determinato a diventare "perfetto", dove la perfezione diventa un pretesto per condizionare le menti di una società ormai soggiogata da una politica che non è più politica, e una religione che funge da sfogo per gli adepti drogati. Non esistono nomi per le persone ma numeri, non esistono moda o altre espressioni individuali, tutti sono rasati, rapati a zero e vestiti di bianco. Tutto ciò che conta in questa società sono l'efficienza e l'utilità. Chi infrange la legge o non lavora viene bastonato in diretta olovisiva o semplicemente "distrutto". Le pulsioni sessuali sono sfogate tramite macchine masturbatrici associate ad ologrammi erotici oppure represse con dei farmaci, la cui assunzione è ovviamente obbligatoria. La riproduzione è programmata e per inseminazione artificiale. L'assegnazione degli alloggi è decisa dai computer. L'unica parvenza di naturalezza sembra essere quella di permettere la convivenza dell'uomo e della donna.
Il mondo di THX 1138 viene deturpato dall'abitudinaria normalità dalla mancata assunzione di pastiglie contenenti droga allo scopo di controllare le menti e l'intero sistema. Il suo rendimento sul lavoro cala sensibilmente e non trae conforto dalle sedute al confessionale, dove teoricamente la divinità OMM dovrebbe confortare i fedeli. I messaggi registrati di OMM non portano alcun conforto a THX. La prima ribelle di questa società è la coinquilina LUH 3417 che per un motivo non spiegato comincia a smettere di prendere le pastiglie e cerca di provare a liberare THX 1138. I due riscopriranno l'atto sessuale, assolutamente vietato dalla società, la libertà di pensare e di prendere decisioni. Il supervisore SEN 5241, interessato a THX, viola la legge facendoselo assegnare dal computer come compagno di stanza. THX lo denuncia ma anche lui è ormai stato scoperto. Infatti in una società dove tutti sono spiati da uomini e macchine, dove anche i controllori sono controllati è impossibile commettere un'infrazione senza essere scoperti. LUH e THX vengono quindi arrestati, separati e sottoposti a processo, test e programmi di reintegrazione. LUH è incinta ma questo non impietosisce minimamente lo spietato sistema organizzativo.
THX viene portato in una cella che appare infinita e senza mura, dove vengono relegati i pazzi, i derelitti, i "non conformi", gli elementi non più utili alla società. In questo posto irreale incontra di nuovo SEN, mostrante segni di squilibrio mentale, che cerca di convincere i reclusi ad elaborare un piano di fuga. THX e SEN sono gli unici veramente intenzionati ad evadere. L'unico normale dei reclusi sembra essere il vecchio e disilluso PTO, troppo pavido e indeciso per unirsi ai due e scettico nel credere che la fuga dalla società sia la vera soluzione al problema dell'individuo disadattato. THX e SEN si allontanano quindi da soli nel bianco infinito. SEN sembra però poco interessato ad una vera e propria fuga senza il resto del gruppo e vede quel tentativo solo come un modo per fare colpo sugli altri, mentre THX è più che determinato ad andare avanti. Ma lo spazio bianco è senza confini e sempre uguale a sé stesso. Provvidenziale è l'incontro con SRT, un uomo di colore convinto di essere un ologramma. Con il suo aiuto THX e SEN riescono ad evadere dalla loro prigione apparentemente senza confini. Il destino di LUH 3417 rimane ignoto a THX 1138, che riesce solo a scoprire che la sigla di identificazione della compagna è stata assegnata ad un nuovo feto.
A quel punto THX ruba un'auto e fugge a tutto gas verso i confini della città sotterranea. I poliziotti robot lo inseguono finché le spese di cattura e "riciclo" del fuggitivo sono sostenibili. SEN non riesce ad affrontare l'idea di dover vivere nel mondo esterno e ritorna sui suoi passi disposto a farsi reintegrare nella società. THX fugge verso la superficie tramite un condotto di aerazione mentre i robot, ad un passo dalla cattura, devono rinunciare per sforamento del budget. THX emerge in un mondo abitabile illuminato dal tramonto.

Curiosità sul film

Nel 1971 venne scritta dall'autore di fantascienza Ben Bova una trasposizione letteraria del film. Il romanzo, THX 1138 è stato pubblicato in Italia da Urania, nel n. 776 del 25 marzo 1979.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

5 commenti:

  1. non ho mai visto questo film, grazie per la recensine,un abbraccio SILVIA

    RispondiElimina
  2. neanch'io.....mai visto questo film...
    sembra interessante..grazie!!
    felice inizio settimana!! :)

    RispondiElimina
  3. Conosco molto bene questo film e ho anche il libro, dal momento che sono un'appassionata di George Lucas.
    Una curiosità che forse non conosci: la stesura del copione è stata la prima dopo il terribile incidente di cui il regista fu vittima a vent'anni?
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  4. Decisamente non è il genere che prediligo, ma cmq una lettura interessante.
    Sereno inizio di settimana.

    RispondiElimina
  5. mi fa quasi paura...però deve essere interessante, grazie.
    Un caro saluto e buona estate:-)

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.