lunedì 3 settembre 2012
The Truman Show: recensione del film
The Truman Show è un film drammatico del 1998, diretto da Peter Weir e interpretato da Jim Carrey.
Trama
Truman Burbank, un trentenne apparentemente normale, ignora di essere il fulcro di uno spettacolo televisivo, il "Truman Show", incentrato sulla sua stessa vita, ripresa in diretta sin dalla nascita, quando Truman fu prelevato da una gravidanza indesiderata. L'isolotto su cui abita, Seahaven, è infatti un gigantesco studio televisivo creato dal regista Christof, che appare come un diabolico burattinaio. Tutte le persone che Truman incontra e con le quali si relaziona sono degli attori, compresi i genitori, l'amico Marlon e sua moglie Meryl, e tutte le sue vicende sono manipolate e pianificate dalla produzione; anche il giorno e la notte sono artificiali, così come il cielo (dipinto sulla cupola del mega-studio), il mare e i fenomeni atmosferici. Nonostante la sua vita scorra tranquilla e agiata, Truman incomincia a insospettirsi quando incominciano ad accadere cose strane (a causa dell'età, il gigantesco set sta cedendo). Insospettito ancora di più dalle vecchie fotografie di famiglia (in una, addirittura, appaiono lui, suo padre e la madre che stanno visitando un Monte Rushmore fasullo), scatenano una voglia di fuga in Truman. Questa voglia di fuga, incompatibile con il progetto televisivo, metterà in difficoltà sempre maggiore gli sceneggiatori del programma, che si vedranno costretti a inventare nuove soluzioni per dissuaderlo ad allontanarsi da casa. Alcuni inconvenienti tecnici, uniti alle gaffe di alcune comparse alle prese con un Truman sempre più ingestibile, trasformeranno presto i sospetti in un'atroce certezza. Truman rilegge, alla luce della verità che gli si va rivelando, alcuni episodi della sua giovinezza, tra i quali l'incontro con una giovane ragazza, Lauren, una comparsa che aveva coperto il ruolo di sua compagna di scuola, la quale, provando compassione per lo stato disumano a cui era sottoposto, si era ribellata all'inevitabile omertà dello staff e aveva cercato invano di mettere in guardia Truman, prima di essere bandita bruscamente dallo show giustificandone la partenza con un trasferimento della sua famiglia alle isole Figi. Truman non aveva infatti mai smesso di pensare a lei, e di sperare di arrivare alle Figi, nonostante da una finta cartina geografica gli apparivano con una superficie cinquanta volte più grande della realtà.
Così, superando la paura dell'acqua, che gli era stata inculcata ad arte e fatta coincidere con la perdita del "padre", poi ricomparso nelle ultime puntate come estremo espediente illusorio, Truman si sottrae alla routine delle telecamere e trova la via d'uscita reale dalla cupola del mondo fittizio in cui si svolgeva lo show congedandosi dal regista e ideatore dello show, quel Christof che aveva deciso della sua vita fino a quel momento e che, poco prima della sua uscita, gli parla in prima persona dalla regia come ultimo tentativo di trattenerlo con sé nel suo spettacolo, invano.
La storia del film si dipana mediante una serie di flashback sui ricordi di Truman, alternati con la visione di alcuni telespettatori del mondo reale mentre guardano, più o meno con interesse, il programma, diventato un vero e proprio fenomeno mediatico con tanto di merchandising: inoltre un servizio giornalistico spiega l'antefatto attraverso una doviziosa intervista a Christof, illustrandone il successo ottenuto presso il pubblico televisivo. Tra gli spettatori, c'è anche Sylvia (Lauren nella finzione del "Truman Show"), la ragazza "ribelle" di cui si era innamorato Truman, che esulta e si precipita a incontrarlo quando egli conosce la libertà. Il punto di vista narrato è dalla parte del protagonista e della sua graduale presa di coscienza nel vedere i suoi affetti più cari, genitori, moglie e amico del cuore, scolorare nei volti di perfetti estranei.
Curiosità sul film
Le musiche utilizzate nel film, oltre alla colonna sonora scritta da Philip Glass.
Le riprese del film iniziarono il 9 dicembre 1996 per concludersi il 21 aprile 1997.
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Photo credit fisserman caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons
8 commenti:
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E' una vita che voglio vederlo!!!
RispondiEliminaera avanti quel film...
RispondiEliminafilm stupendo....profetizza tempi che abbiamo vissuto e spero siano passati!
RispondiEliminami è piaciuto da morire!!!
RispondiEliminal'avevo visto...e me ne sono ricordata adesso!
RispondiElimina^_^
lu
anch'io lo visto,che dire Fantastico *__*
RispondiEliminaPeccato che io non lo abbia visto spero che mi capiti l'occasione di vederlo caro Cavaliere.
RispondiEliminaBuona serata amico.
Tomaso
L'idiozia delle persone capaci di seguire e credere a trasmissioni come ce ne sono tante oggi in TV.
RispondiEliminaOttima scelta Cavalier obscur.
Bonne soirée
→:)Pierrot