Il maestro Pai-chang voleva scegliere un monaco cui affidare l'incarico di aprire un nuovo monastero. Convocò i suoi discepoli, pose una brocca sul pavimento e disse loro: "Sceglierò chi saprà descrivere questa brocca senza nominarla".
"È un vaso di forma rotondeggiante, con un manico e un becco" rispose il più colto dei suoi allievi.
"È un recipiente di colore grigio e serve per contenere acqua o altri liquidi" disse un altro.
"Non è uno zoccolo" intervenne un terzo più spiritosamente.
Gli altri monaci non dissero nulla, perché erano convinti di non poter escogitare definizioni migliori.
"Non c'è nessun altro?" domandò il maestro.
Allora si alzò Kuei-shan, che nel monastero era un semplice inserviente. Egli prese la brocca in mano e la mostrò a tutti senza dire nulla. Pai-chang dichiarò: "Kuei-shan sarà l'abate del nuovo monastero".
"È un vaso di forma rotondeggiante, con un manico e un becco" rispose il più colto dei suoi allievi.
"È un recipiente di colore grigio e serve per contenere acqua o altri liquidi" disse un altro.
"Non è uno zoccolo" intervenne un terzo più spiritosamente.
Gli altri monaci non dissero nulla, perché erano convinti di non poter escogitare definizioni migliori.
"Non c'è nessun altro?" domandò il maestro.
Allora si alzò Kuei-shan, che nel monastero era un semplice inserviente. Egli prese la brocca in mano e la mostrò a tutti senza dire nulla. Pai-chang dichiarò: "Kuei-shan sarà l'abate del nuovo monastero".
Questo racconto ci fa capire che per comunicare non importa parlare, basta volersi esprimere e spesso, nel silenzio sono contenute molte più parole di quanto noi crediamo. Molto bello !
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